Prosegue a Palermo il processo a Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere, dice la procura, illegittimamente negato l'autorizzazione allo sbarco a un gruppo di migranti soccorsi in mare dalla nave della ong spagnola Open Arms, nell’agosto 2019, quando era ministro dell’Interno.

Salvini, oggi ministro dei Trasporti, ha deciso di essere presente all'udienza, ma restando in silenzio, senza rilasciare dichiarazioni sulle accuse a suo carico.

La Corte ha ascoltato le deposizioni dei testi di parte civile: due componenti dell'equipaggio dell'imbarcazione catalana. Testimonianze fotocopia che hanno ripercorso le convulse operazioni di salvataggio svolte dal personale a bordo della Open Arms tra l'1 e il 9 agosto del 2019.

«Ricevemmo una segnalazione di una barca in zona Sar maltese. Il mare era agitato. La ricerca fu molto lunga. Poi la vedemmo: a bordo c'erano 39 migranti - ha spiegato ai giudici Francisco Gentico, volontario della ong - in maggioranza magrebini. I migranti stavano male, vomitavano e uno mostrava la gamba dicendo che l'avevano ferito con una pistola. Facemmo la stessa procedura delle altre volte, ma siccome il mare era mosso in molti, tra cui anche noi soccorritori, ci sentimmo male. Ci dissero che avevano bevuto acqua di mare».

Identico il racconto dell'altro membro dell'equipaggio, Mauro Di Si.

Al termine dell'udienza nel comunicare il calendario del processo il tribunale ha reso noto che il 6 ottobre salirà sul banco dei testi l'attore Richard Gere che dovrà riferire sulle condizioni dei migranti a bordo della Open Arms. L'attore, che era in vacanza in Italia, affittò un'imbarcazione, raggiunse la nave per rendersi conto dello stato di salute dei profughi soccorsi e portò loro viveri e acqua.

(Unioneonline/l.f.)

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