Delitto di Garlasco, clamorosa svolta: indagato Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara
Già finì sotto inchiesta all’epoca ma le accuse furono archiviate. Per l’omicidio di Chiara Poggi è stato condannato a 16 anni Alberto StasiAlberto Stasi e Chiara Poggi (Ansa)
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Clamorosa svolta nel caso del delitto di Garlasco. A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, secondo quanto riferito dal Tg1, un avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
L’uomo, 19 anni all’epoca dei fatti, era stato già al centro di indagini, sollecitate dai legali di Alberto Stasi sul dna trovato sotto le unghie di Chiara. Dna che non era di Stasi e che era frutto dell’estremo tentativo di difesa della vittima. Le accuse furono però archiviate. A quanto si apprende, il nuovo avviso di garanzia arriva in seguito a nuovi accertamenti sul dna effettuati con tecniche di ultima generazione.
E giovedì l’uomo dovrà presentarsi nella sede della scientifica dei carabinieri di Milano per essere sottoposto all’esame salivare e al tampone. Esami disposti in modo coattivo del gip di Pavia dopo che la scorsa settimana Sempio, invitato a sottoporsi ai prelievi per gli accertamenti sul dna, ha negato l’assenso.
Sempio è indagato per omicidio in concorso con ignoti, o con lo stesso Alberto Stasi, fidanzato della vittima condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per il delitto avvenuto il 13 agosto del 2007.
Il caso (molto lungo, cinque processi e due assoluzioni prima della condanna) si è definitivamente chiuso lo scorso febbraio con la pronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo che aveva respinto, definendolo infondato, il ricorso della difesa di Stasi che chiedeva l’annullamento della condanna. La fine della pena di Alberto Stasi, oggi 42 anni, è prevista per il 2030. Potrebbe essere anticipata al 2028 per buona condotta.
Il delitto
Chiara Poggi aveva 26 anni, fu colpita a morte con un oggetto contundente mai identificato né trovato nella villetta in cui viveva a Garlasco con i familiari la mattina del 13 agosto 2007. Era sola in casa, i genitori e il fratello erano in vacanza, secondo gli inquirenti conosceva l’assassino perché gli aprì la porta in pigiama. Il caso ebbe una risonanza mediatica enorme.
I commenti
«Andrea Sempio è allibito e sconvolto», ha affermato l'avvocato Massimo Lovati che difende il giovane finito nuovamente sotto i riflettori della Procura di Pavia.
«Non abbiamo nulla da dire. Lo abbiamo saputo dal Tg... e non abbiamo nulla da dire». Voce calma ma sofferta quella di Rita Poggi, madre di Chiara, che non vuole commentare i nuovi sviluppi investigativi del caso. Alla domanda se l'accaduto riapra un calvario per la famiglia, Poggi si è limitata a dire: «Immagini lei».
(Unioneonline/L)