Faceva parte della squadra di minatori che 40 anni fa si era calata nel cunicolo di Vermicino per recuperare il corpo ormai senza vita di Alfredino Rampi. Lo raccontava spesso Lionello Lupi, morto a 94 anni all'ospedale Misericordia di Grosseto dove era stato ricoverato in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Da tempo viveva in una Rsa dove, secondo la stampa locale, aveva contratto il coronavirus.

Quando erano scattati i soccorsi per il bimbo di sei anni precipitato in un pozzo artesiano - era il 10 giugno 1981 - anche il sardo Angelo Licheri si era offerto di farsi calare sotto terra per afferrare Alfredino e riportarlo in superficie. Ma tutti i tentativi sono risultati vani e il bambino era morto dopo tre giorni. Il suo corpicino era stato recuperato l'11 luglio dai minatori.

(Unioneonline/s.s.)
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