Cala al 77,4% la percentuale della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale in Sardegna, rispetto alla media italiana che supera l'80%.

Lo rileva la Fondazione Gimbe, spiegando che il dato risente di “ricalcoli pari a 51.786 cicli completi in meno tra il 18 e il 25 gennaio 2022”. L'Isola quindi, a dispetto delle precedenti comunicazioni estrapolate dal sito istituzionale del Governo dedicato alla campagna, deve ancora raggiungere il primo step dell'immunità di gregge dell'80%: un obiettivo che, secondo alcune stime sulla base della media delle prime dosi effettuate negli ultimi giorni, potrebbe essere raggiunto entro febbraio.

Al 77,4% dei sardi che ha avuto la seconda dose (1.236.793 comprese le monodosi), bisogna poi aggiungere aggiungere un ulteriore 3,5% (media Italia 4,1%) solo con prima dose.

Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 70,8% (rispetto alla media italiana del 78,8%), mentre in età pediatrica, i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno completato il ciclo vaccinale sono l'8,4% (media Italia 9,1%) a cui aggiungere un ulteriore 19,7% (media Italia 20,3%) solo con prima dose.

“SOLO UN DISALLINEAMENTO” – "Non c'è stato alcun ricalcolo in difetto del numero delle vaccinazioni in Sardegna. L'anomalia sul dato è da attribuirsi all'aggiornamento, attualmente in corso, dei flussi informativi e alla modalità con cui da Roma questi verranno integrati in virtù del passaggio dall'Ats alle singole Asl, avvenuto il primo gennaio". Lo fa sapere all’Ansa la Regione Sardegna, a seguito del report della Fondazione Gimbe.

"Lo scollamento risulta evidente se si osserva la differenza tra la piattaforma di Poste Italiane, che segna oltre 3.387.000 somministrazioni complessive per 'Isola, e il dato riportato nel portale del Governo, che indica 3.236.000 somministrazioni, con una differenza di 150 mila dosi”, conclude la Regione.

“Si tratta quindi di un disallineamento temporaneo in fase di risoluzione". 

(Unioneonline/v.l.)

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