Non è stata Valentina Pitzalis a uccidere l'ex marito ventisettenne Manuel Piredda, morto nel rogo della sua casa di Bacu Abis il 16 aprile 2011. La giudice, Maria Gabriella Muscas, ha archiviato il fascicolo aperto dalla Procura di Cagliari, a seguito dell'esposto presentato dai genitori dell'ex muratore. Ricevuta la notizia, Roberta Mamusa - la mamma di Manuel - ha tentato di togliersi la vita ingerendo una quarantina di pastiglie di un potente farmaco. Soccorsa dal 118 e dai carabinieri della Compagnia di Iglesias, la donna è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Sirai di Carbonia. È attualmente ricoverata e le sue condizioni sono ritenute critiche.

Tre archiviazioni

È lunga 52 pagine l'ordinanza del Gip che ha archiviato, per la terza volta, l'indagine sul rogo di nove anni fa nel quale Valentina Pitzalis rimase gravemente sfigurata e con lesioni devastanti in tutto il corpo. Ai soccorritori, totalmente ustionata e con danni gravi agli arti, la ragazza aveva raccontato fin da subito che era stato l'ex marito ad aggredirla nel tentativo di ucciderla col fuoco. Una ricostruzione che era stata ritenuta attendibile dai carabinieri e dall'allora pm Paolo De Angelis e che, in seguito, ha trovato d'accordo anche il collega Andrea Schirra. Tre anni fa, poi, una denuncia presentata dalla famiglia di Manuel contro il primo magistrato (poi archiviata) e un esposto contro Valentina Pitzalis - nel frattempo diventata in tutta Italia simbolo delle vittime della violenza sulle donne - avevano portato all'apertura del nuovo fascicolo per omicidio volontario e incendio doloso.

Le motivazioni

Alla richiesta di archiviazione si erano opposti gli avvocati Stefano Marcialis e Flavio Locci che assistono Roberta Mamusa e Giuseppe Piredda, i genitori disperati dell'ex muratore di Gonnesa deceduto. «Si deve concordare con le argomentazioni del pubblico ministero», scrive la giudice Muscas, «circa l'insussistenza dei presupposti per l'esercizio dell'azione penale nei confronti di Valentina Pitzalis e ciò per l'assoluta inconsistenza di quelli che gli opponenti ritengono elementi a carico». Per la giovane è la fine di un incubo.

Francesco Pinna

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