Omar Diop, solo due anni di pena per chi lo ha ucciso: la rabbia dei parenti
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Sono passati poco più di 6 mesi da quella notte dell'8 dicembre in cui un'autista ubriaco ha investito e ucciso sul colpo Omar Diop all'uscita di una discoteca, nel bergamasco.
Il ragazzo, nato a Domusnovas da mamma Federica Corrias e papà Iso Diop (senegalese divenuto italiano nel '96) poi trasferitosi per lavoro nel 2001 con la famiglia a Grumello del Monte, avrebbe compiuto 20 anni di li a poco.
Pochi giorni fa il suo investitore, un ragazzo di 25 anni dello stesso comune accusato di omicidio stradale (il nuovo reato introdotto nel Codice Penale dal marzo 2016), ha patteggiato una pena di 2 anni. La notizia, giunta a Domusnovas dove risiedono i tanti parenti ed amici con i quali il legame si era mantenuto vivissimo, ha sconcertato tutti.
"È come se l'avessero ucciso per la seconda volta, - sbotta nonno Giovanni - dalla morte di Omar io e mia moglie siamo in cura in un centro di igiene mentale ma questa è un ulteriore mazzata, non è giusto".
Malgrado la distanza Omar era comunque di casa a Domusnovas dove tornava tutte le estati e per Natale, avendo mantenuto un rapporto speciale con parenti ed amici. Un legame fortissimo testimoniato dalla frase "I'm still learning about life" che lo rappresentava, tatuata dopo la sua scomparsa nelle braccia dello zio Gianmaria, della zia Noemi e in quelle di tanti amici.
Nonna Mariella è inconsolabile: non si da pace mentre mostra al cronista decine e decine di foto che ritraggono Omar in momenti felici. "Gli hanno dato una pacca sulla spalla per una marachella" ripete con rabbia riferendosi all'investitore.
Lo zio Gianmaria, da sempre più di un fratello maggiore per Omar, risponde al telefono di rientro da Grumello del Monte dove martedì si è tenuta l'ennesima commemorazione per il giovane magazziniere. Il dolore è ancora immenso per lui che riporta una frase che i genitori di Omar ripetono spesso: "Non si può essere svegliati nel cuore della notte per apprendere che tuo figlio non c'è più". "Presto - fa sapere - organizzeremo in suo nome un memorial di calcio, lo sport che amava".