Un'accusa di omicidio colposo nei confronti di un medico e un'altra per omessa denuncia di reato a carico del primario e del direttore sanitario.

Sono tre le persone per le quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio in merito alla morte di Stefania Corrias, avvenuta al Sirai di Carbonia nel gennaio del 2015, dodici ore dopo la nascita del suo primo figlio a causa di un arresto cardiocircolatorio e respiratorio da shock emorragico.

L'udienza dal Gup, che dovrà decidere sulla richiesta formulata dal pubblico ministero, si svolgerà a ottobre. Le persone coinvolte nel procedimento sono la ginecologa Paola Curridori, il primario Giuseppe Santeufemia, il direttore sanitario Sandro Caria.

La loro posizione in merito alla tragica circostanza, tuttavia, è differente e lo stesso Pm (a seguito delle relazioni dei periti effettuate dopo l'autopsia e l'esame della cartella clinica) ha formulato accuse diverse.

Solo nei confronti di Paola Curridori è quella di omicidio colposo. Mentre nel caso di Santeufemia e Caria si ipotizza il delitto di "omessa denuncia di reato".

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