La costa che al buio sembra vicina, e vicina non è, il mare che appare amico e invece è freddo, agitato, pronto a inghiottire chiunque vi si avventuri.

Errate considerazioni hanno spinto quei dieci migranti, tutti presumibilmente provenienti dall'Algeria, a tuffarsi dal barchino di legno in avaria, al largo delle coste di Sant'Antioco, nella notte tra giovedì e venerdì. La paura di morire ha impedito di valutare attentamente la situazione e ora, quelle dieci persone, rischiano di diventare le ennesime vittime della traversata dall'Algeria alla Sardegna.

Due di loro lo sono già: un 30enne e un 40enne, questa l'età presunta dagli inquirenti, trovati morti nelle acque del Sulcis. Il secondo, già in stato di saponificazione e ripescato attorno alle 9 di ieri mattina dalla motovedetta Cp 812 a 4 miglia a ovest dall'isola del Toro, potrebbe appartenere a un secondo barchino partito da Hannaba lo scorso giovedì, di cui si sono perse le tracce.

Gli altri tre sono stati tratti in salvo venerdì pomeriggio, perché erano rimasti nell'imbarcazione da cui avevano dato l'allarme, a 16 miglia da capo Sperone.

La Procura di Cagliari intanto ha aperto un'inchiesta per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, affidandola al pm Rita Cariello, mentre sulla pagina Facebook "Harada Dz", dedicata ai viaggi fra Algeria e Sardegna, si susseguono decine di appelli e preghiere per i dispersi. Anche L'Unione Sarda ha ricevuto i messaggi di amici, genitori, fratelli, degli scomparsi: "Per favore, aiutateci a ritrovarli".

I soccorritori lavorano ininterrottamente da ore, con il coordinamento della Guardia Costiera di Cagliari: a controllare la zona a sud di Sant'Antioco e i tratti di scogliera accessibili delle isole del Toro, della Vacca e dell'isolotto del Vitello, ci sono pattugliatori e sommozzatori della Capitaneria di Sant'Antioco e Portoscuso, mezzi navali della Guardia di finanza, dell'agenzia Frontex, un elicottero Nemo dell'Aeronautica militare, uno lussemburghese di Frontex e un aereo Atr Manta.

I carabinieri della Compagnia di Carbonia lavorano a terra, alla ricerca di persone e di possibili imbarcazioni.

(Unioneonline/D)

LE IMMAGINI:

Tragico sbarco di migranti nel Sulcis (foto Capitaneria di porto)
Tragico sbarco di migranti nel Sulcis (foto Capitaneria di porto)
Tragico sbarco di migranti nel Sulcis (foto Capitaneria di porto)
In tredici viaggiavano su un barchino (foto L'Unione Sarda)
In tredici viaggiavano su un barchino (foto L'Unione Sarda)
In tredici viaggiavano su un barchino (foto L'Unione Sarda)
Due i corpi ritrovati senza vita (foto L'Unione Sarda)
Due i corpi ritrovati senza vita (foto L'Unione Sarda)
Due i corpi ritrovati senza vita (foto L'Unione Sarda)
Tre i sopravvissuti (foto Capitaneria di porto)
Tre i sopravvissuti (foto Capitaneria di porto)
Tre i sopravvissuti (foto Capitaneria di porto)
Otto ancora i dispersi (foto Capitaneria di porto)
Otto ancora i dispersi (foto Capitaneria di porto)
Otto ancora i dispersi (foto Capitaneria di porto)
Sul posto l'Aeronautica militare, la Guardia Costiera e la Finanza (foto L'Unione Sarda)
Sul posto l'Aeronautica militare, la Guardia Costiera e la Finanza (foto L'Unione Sarda)
Sul posto l'Aeronautica militare, la Guardia Costiera e la Finanza (foto L'Unione Sarda)

LE OPERAZIONI DI RECUPERO:

IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

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