Un'indagine "geostatica" sui fanghi rossi per scongiurare tragedie. A sollecitare uno studio approfondito sulle condizioni della montagna di residui delle lavorazioni minerarie, alle porte di Iglesias, è Angelo Cremone, storico ambientalista e componente dell'associazione "Sardegna pulita".

"Non si può sottovalutare il pericolo di cedimenti, dovuti alle piogge che stanno diventando sempre più intense e imprevedibili. Rivolgo un appello al sindaco di Iglesias perché solleciti un'indagine geostatica mirata. Non voglio creare allarmismi, ma ritengo che le autorità competenti abbiano il dovere di comunicare ai cittadini se possono essere del tutto tranquilli, quando transitano lungo la strada delle montagne rosse", afferma Cremone.

Il sindaco Mauro Usai assicura che la sua attenzione sul sito è alta. E aggiunge: "La società mineraria Igea, con cui abbiamo un'interlocuzione costante, svolge monitoraggi ogni tre mesi e, dal punto di vista della staticità, non ci sono evidenze di cedimenti".

A insistere sulla necessità dei controlli, e delle azioni conseguenti a salvaguardia della salute e dello stesso territorio, è Luigi Biggio, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, il quale rimarca l'importanza di bonifiche e risanamento. "Igea deve portare avanti la sua mission. Basta immobilismo: tutti i sindaci del territorio devono farsi sentire".

Cinzia Simbula
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