E' decollata al Museo del carbone nella sala Argani la 13esima edizione della mostra In Miniera tra i Presepi. Dopo due anni di pausa tecnica, per i lavori di restauro della struttura principale, riprende la tradizione della mostra natalizia. Scuole, associazioni, artigiani e appassionati hanno realizzato mini presepi e alberi di Natale. In esposizione 26 creazioni di artisti di Carbonia, Sant’Antioco, Carloforte, Cagliari. Un espositore ha inviato la sua opera dall’Emilia Romagna. Gli autori hanno realizzato opere di ceramica, legno, pietra, carta, resina, pizzo, plastica, perline, materiali di riciclo di ogni genere. Si possono ammirare presepi tradizionali e moderni. La mostra è visitabile gratuitamente sino al 6 gennaio 2026 da martedì a domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17. Il 24 e 31 dicembre apertura dalle 10 alle 13. Chiuso i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1 gennaio. I visitatori hanno la possibilità di votare fino al 4 gennaio. I presepi in concorso sono quello della scuola dell'infanzia Deledda -Pascoli- Don Milani dei plessi Cortoghiana, via Dalmazia, Ciusa e Barbusi, quello della Fondazione Anffas Cagliari, di Leonardo Caria di Carbonia, di Silvana Cuccu di Sant'Antioco, delle sezioni A-B-C-D dell'istituto gobale di Sant'Antioco Calasetta, poi quello della seconda A della scuola media Marconi di San Giovanni Suergiu, quindi quello di Antonio Biserni di Fabbrico, infino quello della scuola primaria di Is Meis dell' istituto Satta di Carbonia. Gli alberi di Natale in concorso sono quelli di Piero Bonamici di Sant'Antioco, Monica Pani di Carbonia, Lucrezia Caria di Carbonia, della prima dell'istituto Marconi di San Giovanni Suergiu. I presepi e gli alberi fuori concorso sono quelli del museo del carbone, di Piergiorgio Nonnis di Cagliari, di Julie Creazioni di Carbonia, di Rita Deidda di Cortoghiana, di Anna Maria Cuccu di Iglesias, Anna Carla Casu di Barbusi, Piccole idee di Carbonia, fondazione Anffas, quindi da Sant'Antioco quelli di Tiziana Agus, Francesco Mei, Antonietta Mascia, Gianni Salidu e Pinella Bullegas.

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