Fermo pesca per il poligono, indennizzi celebrati a Sant’Anna Arresi: «Impiegati al lavoro con le lacrime agli occhi»
Un adempimento burocratico causato dalla presenza dell’area con le stellette raccontato in modo quasi “romantico” dal sindaco Paolo Luigi Dessì: «Grazie ai militari che hanno aiutato i nostri dipendenti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel poligono di Capo Teulada si spara, i pescatori (quelli veri, al contrario di tanti “falsi” scoperti negli anni) non possono pescare. E a Teulada, come a Sant’Anna Arresi, si campa grazie agli indennizzi di Stato.
Una “manna” che arriva dal ministero della Difesa, che da una parte impedisce di sviluppare attività imprenditoriali legate al mare e dall’altra concede soldi in cambio del blocco.
E come viene gestita questa procedura a Sant’Anna Arresi? «Con le lacrime agli occhi», dice il sindaco Paolo Luigi Dessì.
È suo un post sulla pagina istituzionale dell’amministrazione che descrive come qualcosa di quasi epico e stoico l’adempimento di passaggi burocratici.
«Gli indennizzi per gli operatori economici della pesca non rappresentano un procedimento qualsiasi, perché tutti noi, dai colleghi amministratori ai lavoratori di questo Comune, sappiamo bene che dietro ogni indennizzo ci sono progetti, piccole o grandi cose da realizzare, piccoli o grandi bisogni da soddisfare, ci sono le attese della nostra gente, delle nostre famiglie, semplicemente c’è l’esistenza delle persone con tutto il carico di gioia e ansia che porta con sé», è la premessa.
«Per questo tutte le persone coinvolte si sono attivate nelle ultime settimane ben oltre il semplice “lavoro d’ufficio”, ben oltre il semplice “orario d’ufficio”, affrontando ogni singolo problema con abnegazione, con spirito di collaborazione e sacrificio e senza mai perdere di vista l’obiettivo principale, da perseguire a tutti i costi», prosegue il primo cittadino, «le impiegate e gli impiegati che hanno lavorato davvero senza sosta, per qualche giorno anche con lo sconforto e talvolta con le lacrime agli occhi; i militari che da Roma, Cagliari, Teulada, Perdasdefogu, le hanno supportate; l’amministratore di sistema, i colleghi del Comune di Teulada: verso ognuno ho un moto di gratitudine».
(Unioneonline/E.Fr.)
