"Chi ha voglia di parlare lo faccia pure, per quanto ci riguarda le uniche risposte dovute dall'amministrazione sono quelle ai cittadini verso i quali abbiamo preso un impegno che onoreremo".

Non si è fatta attendere la replica di Massimo Ventura alla minoranza consiliare che dalle pagine del volantino "Acqua e arroganza: cocktail torbido per l'amministrazione" ne ha chiesto (anche se indirettamente) le dimissioni per il protrarsi dell'emergenza idrica nel paese.

I 7 consiglieri hanno bocciato in toto la gestione del problema da parte dell'amministrazione comunale ricordando inoltre che la torbidità dell'acqua non è un fatto nuovo: "Era emerso già tre anni fa quando il Comune era retto da un commissario che invitò tutti a farsi carico urgentemente del problema. Invece, anziché provare a risolverlo, si è preferito rincorrere la zona franca e rivendicare San Marco al Comune di Iglesias".

Il primo cittadino non commenta la proposta di dimissioni e non intende entrare nel merito della questione lanciata dalla minoranza: "Non ho niente da replicare salvo dire che siamo al lavoro e che al momento opportuno vedremo i risultati".

L'unico sassolino dalla scarpa Ventura sembra volerselo togliere in merito alle condizioni attuali del potabilizzatore comunale, eretto a fine anni '80 ma mai entrato in funzione per gli alti costi energetici da sostenere: "Quando poi avremo risolto il problema qualcuno dovrà spiegare perché in passato ha buttato 1,4 miliardi di lire in una struttura che non ha mai aperto i battenti".
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