La minoranza consiliare va nuovamente all'attacco per il protrarsi dell'emergenza idrica che il paese fronteggia fin da metà marzo.

I 7 consiglieri arrivano a chiedere indirettamente le dimissioni di Massimo Ventura: "Proponiamo ai consiglieri di maggioranza di suggerire al sindaco di dare le dimissioni per incapacità. Farebbe un gradito favore al paese lasciando il campo a chi bada più alla sostanza che all'apparenza".

Il riferimento è alla gestione, definita "caotica e lacunosa", della seduta fiume del Consiglio Comunale di 3 settimane fa convocata per informare i cittadini della natura dei problemi idrici e prospettare soluzioni.

Nella nota dal titolo "Acqua e arroganza: cocktail torbido per l'amministrazione" i 7 consiglieri bocciano senza appello lo svolgimento della seduta: "Dopo 4 ore - recita la nota - i partecipanti sono tornati a casa con l'unica certezza dell'inadeguatezza e dell'arroganza del sindaco che, non sapendo come affrontare una tematica così importante, ha pensato bene di trattare con supponenza, e spesso maleducazione, i cittadini e i consiglieri che chiedevano legittime spiegazioni".

Richiesta a furor di popolo in quella seduta, da due settimane è attiva un'autobotte (spesso snobbata dai domusnovesi) mentre il sindaco ha ribadito più volte di "essere alla ricerca di fondi da destinare alla riattivazione del depuratore cittadino che dovrebbe risolvere definitivamente il problema". Ma la minoranza non fa sconti: "Se non si è riusciti a gestire un'assemblea con 300 persone come si pensa di gestire un Ente di oltre 6 mila abitanti con varie problematiche?".

Ieri nonostante diversi tentativi non è stato possibile avere una replica da Massimo Ventura.
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