L'obbligo delle mascherine e i necessari distanziamenti in aula consiliare non hanno fermato i tanti i domusnovesi ansiosi di assistere alla prima seduta del Consiglio comunale dopo il lockdown. Anche perché la seduta chiesta dalla minoranza (e convocata oltre i termini di legge) ha affrontato la sentita emergenza idrica che si protrae da quasi 15 mesi con una coda, utile al confronto con i tecnici che hanno riattivato il potabilizzatore comunale, che ha fatto registrare anche toni tesi e attacchi dal pubblico.

Durante il lungo dibattito sull'acqua, con il botta e risposta tra sindaco e minoranza (che al termine si è detta "non soddisfatta delle risposte lacunose ed evasive" avute da Massimo Ventura), è arrivato anche l'annuncio della potabilità dell'acqua riguadagnata. A certificarlo il referto della Assl ma nessuno ha fatto salti di gioia in quanto la nuova condizione potrebbe essere provvisoria dato che è maturata da sé, senza aiuto del potabilizzatore comunale, scollegato da alcune settimane per evitare le disagevoli serrate notturne dell'acqua. La seduta ha fatto registrare anche l'approvazione del nuovo appalto di illuminazione pubblica da 2,7 milioni di euro, tornato all'esame del parlamentino dopo gli attacchi della minoranza che nei mesi precedenti aveva evidenziato la mancanza dei necessari passaggi dell'iter in Consiglio comunale. Un progetto già esecutivo dunque, quello approvato con voto contrario del gruppo "Insieme per Domusnovas" ("Buon progetto ma la giunta ha bypassato il Consiglio" le parole di Isangela Mascia) e l'astensione di Attilio Stera.

"Va in porto uno dei principali obiettivi della nostra campagna elettorale, è un progetto di grande rilevanza" è il commento del sindaco Massimo Ventura che ha anche ammesso che "era stato commesso un errore ora sanato con la nuova votazione dell'atto di indirizzo". L'appalto, della durata di 15 anni, prevede un impegno a rate del Comune per 825mila euro nello stesso lasso di tempo. L'azienda vincitrice dovrà gestire, con la transizione al led, i 1644 punti luce del paese, le manutenzioni ordinarie e straordinarie e anche l'impianto luci dello stadio Paolo Putzolu e quello della zona artigianale. "Dovranno essere sostituiti almeno 400 pali, 16 cabine elettriche e i relativi quadri" ha precisato il primo cittadino.

Approvata anche la rimodulazione della Tari 2019 con un gettito previsto di 866mila euro e contestazioni della minoranza per la perdita della premialità della Regione sulla percentuale di raccolta differenziata che ha fatto aumentare, anche se di poco, le tariffe. Schermaglie inoltre sulla ratifica degli emolumenti regionali legati al coronavirus e destinati alle famiglie bisognose. Insieme per Domusnovas ha parlato di "atti decaduti perché ratificati in ritardo" evidenziando anche "la mancata approvazione del bilancio comunale". "Bastava una delibera di giunta, questi atti sono stati portati in Consiglio solo per correttezza" la replica del sindaco.
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