"L'anno scorso ho voluto trascorrere l'ultima giornata dell'anno a Lampedusa con i colleghi che negli ultimi anni hanno svolto un prezioso lavoro e quest'anno sono voluto essere accanto ai colleghi e al personale della Capitaneria di Sant'Antioco che sta gestendo, magistralmente, la vicenda della nave Cdry Blue incagliata a Capo Sperone".

Sono le parole del Comandante generale della Guardia costiera italiana, l'ammiraglio Giovanni Pettorino arrivato a Sant'Antioco come annunciato nei giorni scorsi.

L'ammiraglio è stato accompagnato a fare un sopralluogo sul luogo dell'incidente: "Ho avuto modo di incontrare tutti i colleghi che da giorni sono impegnati a gestire l'accaduto e ho colto l'occasione per salutare il comandante del nostro elicottero che, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre, ha fatto un'incredibile operazione di soccorso. Un'attività compiuta in estreme condizioni,con vento oltre 50 nodi e onde che sommergevano la nave con una visibilità bassissima. Insomma le peggiori condizioni possibili. Eppure è stato possibile salvare le 12 persone dell'equipaggio. Adesso siamo seguendo la vicenda, mi sembrava giusto stare vicino, in questa giornata di fine anno, ai nostri uomini e prendere atto dell'ottimo lavoro fatto sino a ora e di quello che si farà in seguito".

Il comandante ha preso atto di persona del fatto che le condizioni della nave sono molto problematiche: "Sono in corso - ha spiegato - tutti gli accertamenti necessari da parte della Capitaneria locale e abbiamo utilizzato i nostri subacquei per verificare al meglio la situazione. Abbiamo rilevato che ci sono danni importanti e insieme alla ditta già presente a bordo, chiamata dalla società armatrice, si stanno programmando le azioni iniziali che sono quelle di evacuazione del combustibile presente a bordo per evitare la possibilità di ulteriori fuoriuscite e quindi inquinamento. Poi occorrerà studiare il modo migliore per rimuovere il cargo dagli scogli, ma questo è un discorso che si farà quando il rischio del danno ambientale sarà scongiurato".
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