"Chiediamo anzi, pretendiamo di essere tutelati".

Questa mattina Angelo Cremone, portavoce di Sardegna Pulita e promotore della manifestazione con cui circa 100 persone hanno manifestato, sabato, contro l'attività della Rwm, ha depositato un esposto in Questura.

Le auto di alcuni attivisti (anche quella di una troupe Rai) imbrattate con della vernice argentata e la sensazione di non essere stati tutelati durante lo svolgimento della manifestazione sono i motivi della denuncia presentata dall'ambientalista di Portoscuso.

"Protestiamo pacificamente avendo il diritto di farlo, chiediamo tutela", rimarca Cremone.

Aggiungendo: "Sabato le forze dell'ordine ci hanno fotografato e ripreso in lungo e largo: non deve essere loro sfuggito, tra immagini e foto, l'autore o gli autori di questi ignobili atti vandalici. Chiediamo che vengano individuati e sanzionati".

Nel j'accuse del portavoce di Sardegna Pulita (minacciato di morte un anno fa con delle scritte in vernice su una finestra di casa) sono finite anche alcune chat di whatsapp e commenti ad articoli di stampa contenenti, secondo Cremone, elementi pericolosi, assimilabili a delle minacce.

"C'è il serio rischio - prosegue - che vada a peggiorare il clima di conflittualità intorno alla fabbrica. Chi di competenza non deve sottovalutare queste azioni che mirano a mettere il bavaglio a chi, pacificamente, esercita solamente un suo diritto".

Sull'argomento è intervenuto anche Emanuele Madeddu, segretario sulcitano della Ficltem Cgil, rappresentata nella Rsa della Rwm: "Massimo rispetto per le idee di chiunque anche se non le condividiamo. Se si è trattato di un atto vandalico lo condanniano apertamente".

Il sindacalista dice la sua anche riguardo all'attuale situazione delle esportazioni belliche verso l'Arabia Saudita sulle quali il Governo ha puntato il proprio mirino.

"A tutt'oggi non è emersa alcuna irregolarità nonostante accuse e tambureggiamenti mediatici ma non nascondiamo la preoccupazione per il futuro dei lavoratori". Da Madeddu anche una chiosa ironica sulle idee di riconversione, da attuare nel comparto pirotecnico, lanciate dall'europarlamentare Giulia Moi: "Se la riconversione poggia sui fuochi d'artificio stiamo messi bene...".

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