A Iglesias il 25 aprile è multietnico
Numerosi i paesi rappresentati a tavola: dall’Ucraina alla Colombia, passando per il Marocco e la RomaniaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si è svolto questo pomeriggio il pranzo etnico organizzato dalla società cooperativa Casa Emmaus, in collaborazione con l’associazione Collage, nell’ambito del progetto Sai Ord 105 del comune di Iglesias.
Il pranzo, che celebra l’unione di diverse culture è stato offerto a tutti i cittadini, si è tenuto all’interno del giardino dell’associazione Mineraria Sarda ed è stato coordinato dagli ospiti e dai collaboratori di Casa Emmaus. Numerosi i paesi rappresentati a tavola: dall’Ucraina alla Colombia, passando per il Marocco e la Romania.
«Dobbiamo superare certe divisioni e barriere che inaspriscono gli animi e provocano inutili conflitti – racconta Giovanna Grillo, presidente di Casa Emmaus, mentre spiega il significato di questo pranzo condiviso –. Abbiamo lavorato con l’Anpi e con le altre associazioni con l’idea di dare una nuova luce al 25 aprile, in un’ottica inclusiva, capace di prevenire certe degenerazioni che non uniscono. L’obiettivo è anche quello di sviluppare una nuova riflessione su tutte le liberazioni che vogliamo e dobbiamo raccontare oggi, a partire dalle ingiustizie sociali e dai diritti negati».
Melisa Díaz proviene dalla Colombia ed è arrivata a Iglesias circa un anno fa tramite il progetto Sai, assieme alla sua famiglia: «Per l’occasione abbiamo preparato una Bandeja Paisa, un piatto tipico di Medellín! Questo piatto è composto da fagioli, ciccioli, carne macinata, latte, arepas, avocado e frittata di uovo – racconta –. È interessante questa grande festa che celebra tutto il mondo in un piccolo giardino. È un’occasione per imparare da altre culture, interagire con esse e conoscere nuovi cibi».
Spazio anche al relax all’interno dell’evento: al termine del pranzo, l’Aps Energia in Movimento ha riunito i partecipanti per una sessione di meditazione e reiki, accompagnata da una riflessione sul senso della libertà.