Non c’è solo l’obbligo di Green pass a minare l’inizio ormai imminente della scuola. La pubblicazione delle graduatorie per i docenti delle scuole per l'infanzia ha scatenato l’ira di decine di insegnanti che lamentano di essere stati scavalcati da colleghi con meno titoli ed esperienza professionale. 

Come Anna Rita Pisu di Iglesias, docente specializzata in sostegno per l'infanzia: “Pensavo di sbagliarmi, che ero io a non vedere il mio nome. Poi mi sono spaventata e sono corsa a controllare la domanda: era tutto a posto. In graduatoria, notavo che chi mi stava dietro quanto a titoli, mi aveva superato. Ero in prima fascia, 102esima e sono stata scavalcata da chi era nella graduatoria comune oltre i 2000. Non mi spiego cosa sia successo, so solo che sono fuori”.

Ma sono diversi gli insegnanti che ritengono di aver subito una vera ingiustizia, alcuni costretti anche a rinunciare per una sede troppo scomoda: "Che ci risulti – spiega Giuseppe Corrias, segretario regionale della Uil scuola – si è trattato di un errore dell'algoritmo del ministero. Ci hanno fatto sapere che per riportare tutto alla normalità bisogna presentare un ricorso al Tar chiedendo l'urgenza ex articolo 700. Ma le pare che dopo la beffa debbano subire anche un danno economico. Ricorrere al Tribunale amministrativo costa intorno ai 4mila euro, e stiamo parlando di persone che rischiano di rimanere senza lavoro”.

Per Nicola Giua, Cobas scuola, si tratta chiaramente di “un pasticcio: non faccio che ricevere segnalazioni di colleghi e colleghe che non hanno avuto la sede a cui avevano diritto”.

Tra l’altro “mentre gli altri anni ti presentavi di persona negli uffici scolastici, stavolta hanno pensato di informatizzare le procedure facendoti scegliere tra cento sedi. Sono gli stessi problemi registrati per quanto riguarda i trasferimenti. Questo algoritmo che compila le graduatorie sulla base delle preferenze del singolo docente si è rivelato un bluff. Il ministro Bianchi ha detto che è filato tutto liscio: mente, non è andata bene una cosa una, è una buffonata. Ci hanno assicurato che martedì si rifaranno procedure e ci saranno le nuove nomine. In ogni caso, ci sarà un contenzioso enorme”.

LA PIATTAFORMA – Domani intanto debutta la piattaforma per verificare il Green pass del personale scolastico, uno strumento che i presidi vedranno appena metteranno piede negli istituti senza avere avuto modo di provarlo prima e per questo si preparano a fare le verifiche con la app.

Il controllo è possibile con alcuni passaggi: basterà entrare nel sistema e selezionare la propria scuola per poter visualizzare, nel rispetto della privacy, l'elenco dei pass attivi e non attivi. Ogni dirigente potrà visualizzare, una volta entrato in piattaforma, sia la propria scuola che quelle di cui dovesse essere reggente, in un'unica schermata. Sarà possibile delegare il controllo a un altro dipendente della scuola. 

"La scuola è aperta e non chiuderà, questo è un impegno di tutto il Governo preso per la salute psicofisica dei ragazzi", ha garantito il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

(Unioneonline)
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