Manca poco più di un mese all'inizio dell'anno scolastico e nella girandola di cattedre da assegnare, immissioni in ruolo e dirigenze a due piazze, rispetto ai 176mila alunni del 2024 saranno cinquemila in meno i ragazzi che risponderanno all'appello.

Un dato enorme che per la prima volta avrà un fortissimo impatto sulla scuola primaria, dove si contano circa duemila iscrizioni in meno, e dunque i banchi occupati saranno sotto i 50mila.

Numeri che raccontano il vuoto del disastro demografico in Sardegna, una regione col tasso di fecondità più basso in Italia (0,95 figli per donna) e un numero di nati che, certifica l'Istat, già nel 2012 è crollato sotto i 13mila, per arrivare nel 2018 sotto quota 10mila, fino ai nemmeno 8mila del 2022, e ai 7.037 dello scorso anno (cinquecento in meno del 2023).

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