Scorie nelle servitù militari? «Siamo pronti allo scontro».

Il comitato Nonucle-Noscorie torna alla carica per evitare che il deposito unico di scorie nucleari possa essere situato in Sardegna.

In prima linea sin dal referendum del 2011 con cui il 97% dei votanti si espresse contro l’installazione nell’Isola «di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti», il comitato torna alla carica preoccupato dal decreto legge 181 del dicembre 2023, che apre la strada all’autocandidatura di servitù militari per ospitare il deposito.

Quella norma per la Sardegna, terra di poligoni e di servitù, «è una spada di Damocle», si legge in una nota del comitato. «Siamo pronti a tutto. I sardi hanno detto no, sono andati alle urne per dirlo in modo più chiaro e forte, e non permetteranno che il loro territorio sia compromesso, per sempre, dalle scorie delle vostre scellerate scelte radioattive come non permetterà di essere assaltati dagli speculatori dell'energia eolica e solare ai quali avete aperto le porte della nostra terra». 

(Unioneonline/L)

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