Il Comune di Bono resta in lockdown sino a domenica 11 aprile.

Ad annunciarlo è stato il sindaco, Elio Mulas.

Attualmente, nel centro del Goceano, tra i più colpiti in Sardegna dalla pandemia da coronavirus, sono presenti 103 i casi di coronavirus, mentre quelli in quarantena sono 55.

"Con questa variante inglese, la lista è lunga e tardano perché c'è tutta una procedura rinforzata di uscita - ha dichiarato il primo cittadino -. A questo proposito non abbiamo dati: mi auguro che non ci stiano assoggettando a una variante senza esserci. Non ci sono più parole, chiedo un ulteriore sforzo e un ulteriore sacrifico ai miei cittadini. Bisogna usare tutte le precauzioni, la gente resti in casa e adotti tutte le misure si sicurezza, affinché ne possiamo uscire quanto prima. Ci si può spostare solo per motivi di lavoro, salute o di necessità, ovviamente con l'uso delle mascherine, della distanza e dell'igienizzazione delle mani.".

Il primo cittadino ha lanciato un appello per i vaccini: "Deve partire immediatamente la campagna vaccinale per gli over 80 perché a Bono non è ancora iniziata ed è una vera vergogna. Bisogna intervenire subito per poi proseguire con il resto delle categorie".

Anche le scuole locali dovranno adottare la didattica a distanza.

Anche Bultei resta in zona rossa sino al 14 aprile compreso. La decisione è stata presa dal sindaco Daniele Arca dopo che i casi di coronavirus sono saliti a 75.

“Un numero molto elevato – ha dichiarato il primo cittadino – in relazione al numero di abitanti. L'unica nota positiva è che, negli ultimi quattro giorni, per via della corretta applicazione delle misure restrittive, non si sono verificati ulteriori casi. L'unica cosa che ci lascia ben sperare è che continuando con questa linea, si possa invertire la tendenza della curva dei contagi e si possa uscire il prima possibile da questa situazione”.

Resteranno valide le misure restrittive adottate nella precedente ordinanza.

Anche a Uri (152 casi di coronavirus, di cui una decina ricoverati in ospedale, e 68 persone in quarantena) lockdown prorogato fino al 20 aprile..

"Una scelta ponderata e sofferta - ha dichiarato il primo cittadino Lucia Cirroni -. In via ufficiosa sappiamo che con grossa probabilità quella che ha colpito la nostra comunità è la variante inglese e ciò trova fondamento anche per via del fatto che il numero dei contagi è aumentato esponenzialmente in un arco temporale ridotto, cosa mai accaduta a Uri".

Sabato e domenica ci sarà lo screening che darà un nuovo quadro sulla situazione dei contagi.
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