Zdenka, Giulia e tante altre: fiaccolata a Sorso contro i femminicidi
L’apertura vedrà l’inaugurazione di un murale dedicato a Giulia CecchettinPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Comune di Sorso - Assessorato alla Politiche sociali e Pari Opportunità, in collaborazione con il Centro per le Famiglie, sede dell’iniziativa, Centri in Rete e le cooperative sociali Porta Aperta Onlus e EduPê, organizza un evento di sensibilizzazione con partenza da via della Resistenza che sarà seguito da una fiaccolata verso la panchina rossa del parco di via Marina.
L’evento si aprirà alle 16, alla presenza di una delegazione dell'amministrazione, con l’inaugurazione del murale dedicato a Giulia Cecchettin, realizzato dai bambini e dalle bambine della Ludoteca e dai ragazzi e dalle ragazze del Centro di aggregazione sociale. Alle 16.30 è in programma l’intervento delle operatrici e degli operatori dei Servizi seguito da una performance delle bambine e dei bambini della Ludoteca, dalle riflessioni delle ragazze e dei ragazzi del CAS per concludere con le letture tratte dal libro “Cara Giulia” di Gino Cecchettin.
Alle 18, spazio dedicato alla musica con il trio d'archi composto da Davide Grisorio (violino), Francesco Spanu (viola), Luca Carta Mantiglia (violoncello). Alle 18.30 partirà la fiaccolata dal Centro per le Famiglie in direzione della panchina rossa dedicata a Zdenka Krejcikova e alle altre donne vittime di violenza, nel parco giochi di via Marina. Nell’ambito della stessa iniziativa, il giorno seguente, martedì 26 novembre, alle 16 al Centro per le Famiglie sarà proiettato il film premiato con il David di Donatello, “C’è ancora domani", della regista e attrice Paola Cortellesi, che tratta delicate tematiche sulla parità di genere.
«La violenza in generale è sempre più al centro del dibattito pubblico», afferma l’assessore alla Politiche sociali e Pari Opportunità Serena Camboni. «Quella contro le donne sempre più frequente e specialmente all'interno di rapporti familiari e di coppia. Vedere questo fenomeno raggiungere una dimensione fuori controllo è assurdo, in un'epoca civilizzata. È necessario insegnare ai nostri ragazzi e ragazze che la violenza non è solo l'aggressione fisica di un uomo contro una donna ma include anche minacce, violenze sessuali, persecuzioni, umiliazioni. Manifestazioni che possono indurre alla forma più estrema e violenta che è il femminicidio. Occorre imparare a non subire, a non fare né sentire né vedere ai nostri figli parole, frasi o atteggiamenti sbagliati e ricordare che qualsiasi forma di educazione viene appresa attraverso l'esempio».