Era dedito alle truffe, al riciclaggio e alla ricettazione il sodalizio criminale sgominato nel corso delle indagini coordinate dalla procura di Sassari e che hanno portato all'esecuzione di diverse misure cautelari da parte dei carabinieri sassaresi che hanno agito in collaborazione con i colleghi di altre province del centro-nord Italia all'interno dell'operazione denominata "Cabriolet".

In totale (oltre a Sassari sono coinvolte Nuoro, Reggio Emilia, Modena, Parma e Milano) gli indagati sono 27: sette le ordinanze di custodia cautelare, gli altri 20 sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.

Solo in Sardegna, per due componenti della banda - un 53enne oristanese e un 38enne sassarese - si sono aperte le porte del carcere, mentre altri due complici, un 20enne di Sassari e un 53enne nuorese, sono finiti ai domiciliari.

Sul fronte operativo, i malviventi contattavano via telefono o per mail le aziende proponendo l'acquisto di consistenti quantità di merce di vario genere (autovetture, materiale edile, carburante, elettrodomestici e alimenti), offrendo come pagamento assegni che poi si rivelavano "scoperti" (di qui il nome dell'operazione, "Cabriolet") e arrivando anche a falsificare fideiussioni bancarie.

Sono almeno 37 le truffe che gli inquirenti hanno accertato ai danni di aziende con sede in Sardegna e in diverse altre regioni, per un totale di circa 800mila euro, ma ammonta a 3 milioni di euro l'importo che gli indagati avrebbero ottenuto se non ci fosse stato l'intervento dei militari.

(Unioneonline/s.s.)

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