Nessun indagato, almeno per ora, nel fascicolo aperto dalla Procura sull’infortunio sul lavoro costato la vita a Salvatore Piras, l’operaio 23enne di Ossi colpito da una pila di telai da ponteggio che stava caricando su un furgone.

L’incidente, venerdì scorso poco le 11, all’ingresso di un deposito del materiale edile della ditta Delrio costruzioni, un capannone situato nella zona Pip di Sorso messo sotto sequestro su disposizione della stessa Procura. Un provvedimento necessario per effettuare una serie di accertamenti, per capire se al momento della tragedia fossero state adottate tutte le misure di sicurezza.

In attesa dell’autopsia sul corpo del giovane, gli investigatori cercano di fare luce sulle eventuali responsabilità sull’accaduto.

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In particolare i carabinieri di Sorso e gli ispettori dello Spresal indagano sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, quali casco e guanti, e tutti gli elementi necessari allo svolgimento di quella determinata mansione, compresi i corsi di formazione specifica richiesti per poter prestare quel tipo di attività. Salvatore Piras è stato travolto da un cumulo di telai accatastati e poggiati alla parete del deposito edile.

L’incidente è successo mentre gli elementi del ponteggio venivano spostati da terra per essere caricati sul furgone sul quale operava il collega. In un attimo il ragazzo è stato travolto dal peso di una serie di telai che lo hanno scaraventato contro l’anta dell’automezzo. Un colpo fatale. Per lui non c’è stato niente da fare. L'esame autoptico servirà a chiarire la vera causa della morte, una tragedia registrata dalle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto. 

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