Terre Civiche, ok al Piano di recupero e valorizzazione
Via libera in consiglio comunalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Via libera dal Consiglio comunale di Porto Torres al Piano di valorizzazione e Recupero delle Terre civiche, approvato all’unanimità nella seduta odierna. Uno strumento fondamentale per la tutela, la gestione sostenibile e la valorizzazione del patrimonio collettivo della comunità. Il piano, redatto dall’agronomo Marco Perra e aggiornato alle più recenti direttive regionali, interessa una superficie di circa 206 ettari, localizzati principalmente nell’area di Monte Rosè e in parte di Monte Alvaro. L’amministrazione comunale, fin dal suo insediamento, ha avviato il percorso per una nuova regolamentazione delle terre civiche.
L’iter è partito nel 2021 e ha portato, nell’ottobre 2024, all’adozione del nuovo regolamento comunale per la loro gestione, a ben 24 anni di distanza dal primo regolamento risalente al 2000. Le terre civiche, infatti, rappresentano una risorsa importante dal punto di vista ambientale, economico e sociale e l'obiettivo del piano è restituire piena funzionalità ai terreni gravati da uso civico, promuovendo usi tradizionali come l’agricoltura, il pascolo e la silvicoltura e nuove opportunità compatibili con le finalità collettive: aree attrezzate per il turismo sostenibile, strutture sportive rurali, attività ricreative e culturali.
Attraverso lo strumento, sarà possibile avviare destinazioni d’uso diverse da quelle attuali, purché in grado di generare un concreto vantaggio per la collettività. Le nuove destinazioni potranno essere realizzate anche attraverso la concessione a enti pubblici, società, cittadini o associazioni. Il piano garantisce la piena coerenza con gli strumenti urbanistici vigenti e con i vincoli regionali in materia di tutela ambientale, paesaggistica e idrogeologica e include misure per il recupero delle terre civiche occupate e per la regolarizzazione di eventuali usi impropri. Alla base del piano vi è uno studio dettagliato che ha permesso di individuare le aree che, pur avendo perso la loro originaria destinazione agricola, boschiva o pascolativa, svolgono comunque una funzione di uso civico “non tradizionale” essendo impiegate per opere pubbliche o per attività estrattive al servizio della cittadinanza. Superfici che, in quanto funzionali alla collettività, possono essere escluse dall’accertamento delle terre civiche. Il censimento ha incluso l’analisi agronomica e dello stato d’uso dei soprassuoli, le dinamiche di trasformazione e la ricognizione delle aree sottoposte a vincoli dal geoportale regionale. Questo lavoro ha consentito di individuare e definire le azioni di valorizzazione e trasformazione sostenibile delle aree oggetto del piano. «Si tratta di un passo importante – sottolinea l’assessora all’Urbanistica Gian Simona Tortu – per la valorizzazione di un patrimonio collettivo spesso trascurato che può, invece, diventare leva per lo sviluppo locale, la salvaguardia ambientale e la coesione sociale. Il Piano rappresenta una visione strategica, rispettosa della storia del territorio e orientata al futuro». L'adozione del piano da parte del Consiglio comunale rappresenta il primo passo dell'iter autorizzativo che porterà alla sua piena approvazione. Il documento sarà ora trasmesso all'Assessorato regionale all'Agricoltura che potrà richiedere eventuali integrazioni. Una volta concluso il procedimento in via definitiva, si procederà con l’avvio dei bandi per l’assegnazione dei terreni e l’attuazione dei progetti specifici individuati dal piano.