Un altro sequestro di ricci ad opera della Guardia Costiera di Porto Torres, seicento esemplari rinvenuti all’Isola Piana nel comune di Stintino, provenienti da pesca sportiva illecita. L’operazione si è conclusa questa mattina, nell’ambito della attività ordinaria di vigilanza del litorale di giurisdizione, durante il pattugliamento del tratto di mare tra la spiaggia La Pelosa e l’Isola Piana.

I militari della Capitaneria turritana, su segnalazione di personale della compagnia Baracellare di Stintino che aveva notato movimenti sospetti sull’Isola, a seguito di apposita ispezione hanno rinvenuto due ceste piene di ricci insieme all’attrezzatura per la pulizia ed il confezionamento in barattolo. Non è stato possibile risalire ai responsabili della pesca illecita, dileguatisi alla vista della motovedetta in arrivo, lasciando sul posto tutta l’attrezzatura e i ricci.

Una parte del pescato risultava già lavorata e le relative uova di riccio confezionate in 2 barattoli di vetro. Altri 600 esemplari, ancora all’interno delle reti, risultavano vivi e, pertanto, nel rispetto della normativa vigente per la tutela dell’ecosistema marino, si è proceduto alla liberazione in mare, in sito diverso da quello del ritrovamento.

I controlli sul litorale di giurisdizione e sull’intera filiera ittica a tutela della risorsa e del consumatore proseguiranno anche nei prossimi giorni ad opera del personale della Guardia Costiera. Il comandante della Capitaneria di porto, Gabriele Peschiulli, nel ricordare che la pesca sportiva del riccio di mare è vietata, invita tutti i consumatori «ad acquistare prodotti ittici solo ed esclusivamente da rivenditori autorizzati, in grado di certificarne la provenienza da attività di tipo professionale secondo le normative vigenti in materia di pesca nonché alimentare e di conseguenza atta a garantirne anche la pertinente salubrità a beneficio del consumatore finale».  

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