Sorso onora i Caduti: «Speriamo nei giovani, la pace del domani»
Le parole del sindaco Demelas in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze ArmatePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In occasione delle celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, questa mattina in Piazza Garibaldi, davanti alla lapide e al monumento ai caduti di tutte le guerre, il Sindaco Fabrizio Demelas ha presieduto a Sorso la cerimonia in memoria e onore di tutti i concittadini caduti nel corso della Prima e della Seconda guerra mondiale, ricordandone il sacrificio da uomini valorosi e coraggiosi in difesa della Patria e della Libertà.
Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente del Consiglio comunale Francesco Sechi, una delegazione della Giunta e del Consiglio, il parroco di San Pantaleo don Luca Collu, il guardiano del Convento della Beata Vergine Noli Me Tollere Padre Danilo Pischedda, il maresciallo capo della stazione dei Carabinieri di Sorso Gian Luca Porcheddu, la comandante della Polizia locale Pier Paola Piras, la dirigente Nicolina Cattari, la responsabile del servizio affari generali Antonella Piredda, i rappresentanti del Cisom e dell’associazione Carabinieri in pensione, il Dirigente scolastico e alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Sorso.
«Anche oggi, a distanza di pochi mesi da quel 29 luglio scorso in cui abbiamo reso omaggio e onore ai nostri caduti con le celebrazioni solenni in occasione dell’inaugurazione di queste due nuove piazze e del restauro di questo monumento - ha detto il sindaco Fabrizio Demelas - ci raccogliamo in questo luogo per onorare la memoria dei figli di questa comunità, che hanno permesso a noi oggi col loro sacrificio di vivere in democrazia, in pace e in libertà. Non sono soltanto nomi scritti su una lapide ma sono persone vive che purtroppo hanno lasciato da giovani la nostra terra, sono coraggio e sangue versato per il nostro Paese per la pace e per la libertà».
Poi rivolgendosi alle Forze Armate, il primo cittadino ha sottolineato: «Nella Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, siamo qui anche per ringraziare e rendere onore a tutti coloro che ancora oggi indossano una divisa per continuare a garantire pace, libertà e democrazia - ha aggiunto -. E a loro, che operano non solo nel nostro paese ma anche lontano dal nostro paese nelle varie missioni che li vedono coinvolti, mi sento di rivolgere ancora una volta un sentito e sincero ringraziamento. Perché la pace, la libertà e la democrazia non sono una conquista definitiva, mai. Sono un valore, un bene che dobbiamo coltivare e alimentare tutti i giorni, le Forze armate in primis ma ciascuno di noi nella propria vita quotidiana, scegliendo se seminare pace e dialogo oppure odio, conflitto e disprezzo nei confronti del prossimo. Fondamentalmente la guerra è questo, è disprezzo nei confronti della vita del prossimo, dell’altro, del nostro nemico con la presunzione che la sua vita valga meno della nostra».
Infine ai giovani: «Questo messaggio - ha concluso rivolgendosi ai giovanissimi studenti presenti - desidero indirizzarlo, soprattutto ai nostri giovani che qua voi rappresentate, perché voi siete il futuro di queste comunità, siete la pace e la libertà del domani. Solo se voi sarete capaci di fare vostro questo messaggio che la storia ci ha tramandato, anche in futuro potremo continuare a vivere nella pace, nella libertà e nella democrazia. Ed è proprio rivolgendomi a voi, oggi, che dico viva questa comunità, viva la pace e la libertà, abbiatene cura. Viva la democrazia e viva l’Italia».
