Grazie ad un finanziamento con fondi propri, la Provincia di Sassari ha installato sulle strade della Nurra maggiormente frequentata dai ciclisti dei cartelli indicatori che raccomandano prudenza e attenzione proprio a chi va in bici.

L’iniziativa è finalizzata alla tutela della sicurezza, non solo per chi utilizza la “mobilità dolce” , ma anche per chi, con il proprio mezzo, si appresta a percorrere la carreggiata e ad effettuare manovre di sorpasso. Non esiste una cartellonistica legiferata dal codice della strada in tema di mobilità ciclabile, ma è necessario promuovere la cultura della sicurezza e del rispetto per chi viaggia a prescindere dal mezzo che usa.

Il progetto di sicurezza ciclabile è partito dalla Nurra con l’obiettivo di estendersi in tutte le strade di competenza provinciale ad alto traffico di cicloamatori e nelle zone come la Nurra, che nei periodi primaverili ed estivi si affollano di ciclisti. Fate dunque attenzione alla segnaletica verticale che vi consiglia prudenza: nell’algherese, nella provinciale per Capo Caccia, nella strada per l’Argentiera e Baratz, sino a Stintino.

Purtroppo, le croci sulle strade indicano che siamo ancora lontani dalla sicurezza: in Italia sono morte in media 217 persone ogni anno per incidenti in bicicletta, più di una ogni due giorni, secondo i dati raccolti dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT). La cosiddetta mobilità dolce anche nel 2021 nel territorio italiano ha avuto il suo prezzo in termini di vittime: secondo i dati elaborati da Aci e Istat, sono stati registrati 15.771 incidenti con biciclette, con un bilancio di 207 morti. A questi si sono aggiunti 16.180 incidenti che hanno causato 471 morti tra i pedoni.

E purtroppo, tra i territori che hanno fatto registrare la maggiore crescita in termini di vittime della strada rispetto al 2019 c’è la Sardegna, Oristano, con un drammatico+140%.

«È importante segnalare con questi interventi, che la prudenza non è mai troppa nelle strade ad alta vocazione turistica - sottolinea il dirigente alla viabilità Giovanni Milia - .Ancora non esiste un sistema di piste ciclabili per la mobilità lenta ed è importante che si rispettino non solo i limiti di velocità indicati sulla strada di percorrenza per chi viaggia in auto, ma che si faccia attenzione ai ciclisti che prudentemente devono percorrere la carreggiata sul lato esterno». 

«Crediamo che qualsiasi azione possa essere utile ai fini di garantire la sicurezza stradale debba essere percorsa - rimarca l’amministratore della Provincia Pietro Fois -. Abbiamo purtroppo infrastrutture e collegamenti insufficienti a garantire una viabilità agevole e sicura, proprio per questo è doveroso ricordare massima attenzione e prudenza soprattutto nei periodi di massima affluenza come quello che stiamo attraversando».

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