"La polizia postale mi ha dato appuntamento la mattina del 9 marzo. Spero si faccia ancora in tempo. Con me ci saranno altre". Parole di Michela, la ragazza di 23 anni di Sassari oggetto di un ricatto sessuale in cambio delle pulizie di un appartamento. La giovane infatti non sarà la sola a denunciare l'anonimo ricattatore, che aveva posto il suo annuncio su un noto sito e che proponeva le sue odiose offerte chattando con le sue vittime su Facebook, molto probabilmente protetto da un profilo falso.

Con Michela altre donne (tutte determinate a non lasciare cadere la questione), che aggiungono ulteriori particolari: "A me ha proposto 1400 euro al mese in cambio di sesso e due pulizie settimanali nella sua abitazione - spiega Barbara, 48 anni di Sassari -. Sono rimasta scioccata, ma poi ho cercato di spaventarlo. Lui beffardamente mi ha risposto di cercarlo su Vpn, un programma che difficilmente consente la rintracciabilità. Ad ogni modo andrò avanti. Denuncio anche io. Non deve passarla liscia".

Una chat (foto concessa)
Una chat (foto concessa)
Una chat (foto concessa)

Tra le vittime c’è poi Angela, casalinga sassarese di 56 anni, due figli. "Faccio la badante e ho bisogno di lavorare - dice - Pensavo di trovare una buona opportunità e invece anche a me ieri mattina è stato offerto un ricatto sessuale. Dopo la proposta ho insultato il presunto datore di lavoro. Ora, assieme alle altre, faremo di tutto per rintracciarlo".

Diverse chat del ricattatore con le sue vittime sono state pubblicate sui social, in particolare su Facebook. Il caso ha sollevato l'indignazione degli utenti. Tutti auspicano che il responsabile venga assicurato alla giustizia. Non sarà facile. Tutto dipenderà dagli elementi a disposizione della polizia postale. 

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