"Da sette mesi vivo in un garage, con mio figlio disoccupato di 34 anni, in via Repubblica Romana a Sassari. Non abbiamo luce, acqua e bagno. Siamo in condizioni disperate. Io sono vedova e percepisco una pensione di 400 euro al mese, con la quale pago anche l'affitto. Ma non ce la facciamo più. Aiutateci". È il dramma della povertà e il grido di dolore di R.S, 63 anni, di Sassari. Prima aveva un piccolo lavoro come badante, ma da diversi mesi neanche quello. La signora che accudiva è infatti deceduta.

"Vivo con molta vergogna - aggiunge R.S - Quando esco mi accerto che fuori non ci sia nessuno. Non voglio che gli altri si accorgano delle condizioni in cui ci troviamo. Ma ora ho deciso di uscire allo scoperto, e lo faccio soprattutto per mio figlio. Spero in un aiuto dell'Amministrazione comunale e delle istituzioni. Lo dico senza nessuna polemica, ma non è giusto vivere così. Per nessuno".

Suo figlio inoltre aggiunge: "Sino all'anno scorso percepivo 180 euro al mese di reddito di cittadinanza, poi ho rinunciato per entrare a lavorare in una ditta, che però ha subito fallito, forse per la pandemia. Ho rifatto la domanda e sono in attesa, ma non ho capito perché mi dessero così poco".
Dei due casi si sta occupando il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Palopoli. "Vedremo di fare qualcosa per la signora e suo figlio, coinvolgendo i servizi sociali ed anche il sindaco, che di certo non è insensibile a questi casi - spiega il consigliere - Purtroppo anche a Sassari ci sono condizioni di estrema povertà. Molti non hanno neanche il coraggio di denunciarla. Spetta anche a noi, come Amministrazione, intervenire e cercare di trovare soluzioni. È questo, soprattutto nel momento delicato in cui stiamo vivendo, uno dei nostri compiti più importanti".

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