Confronto positivo tra il prefetto di Sassari, Paola Dessì, e una delegazione di autotrasportatori impegnati in una grande mobilitazione nell’Isola per il caro carburante.

Si allenta la morsa del blocco dei tir nei porti di Porto Torres e Olbia ma non i presidi che proseguono ad oltranza. L’allarme della grande distribuzione che lamenta le scorte al limite ha spinto Confindustria Sardegna a chiedere il sostegno anche della prefettura affinché si adottino tutte le misure per salvaguardare i corridoi di imbarco e sbarco.

“Gli autotrasportatori proseguono nella protesta contro il caro carburante – ha precisato il prefetto di Sassari – ma hanno capito che altre categorie di lavoratori rischiano di essere penalizzate”. Le manifestazioni spontanee proseguiranno con modalità che si conciliano con l’esigenza di consentire l’uscita delle merci deperibili. Ieri una partita di cozze e vongole pronta per essere imbarcata a Porto Torres è andata persa.

“Il prefetto ci ha detto di non bloccare le merci deperibili, legate alla filiera agroalimentare sarda per non danneggiare il settore – spiega Franco Funedda, titolare di aziende di autotrasporti in Sardegna – e su questo abbiamo tranquillizzato la categoria dei coltivatori. In realtà non abbiamo mai bloccato quella tipologia di merce”.

Gli autotrasportatori continueranno l'azione di protesta. “Non siamo noi che blocchiamo il trasporto di merci – aggiunge Funedda – ma sono le aziende degli autotrasportatori che rinunciano a causa dei costi elevati del servizio, si rifiutano di lavorare sottocosto”. 

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