Sono più di mille (1004 per la precisione) i siti inquinati dell'Isola censiti dalla Regione Sardegna e inseriti nel Piano di bonifica delle aree contaminate.

L'assessore alla Difesa dell'Ambiente Donatella Spano ha illustrato i contenuti del piano a Sassari, nell'auditorium del Carmelo, assieme alla dirigente Daniela Manca e a tecnici e funzionari dell'assessorato che hanno lavorato alla stesura del documento.

Dei 1004 siti, 404 sono stati censiti come discariche di rifiuti, 151 come siti minerari, 257 come depositi di carburanti, 169 come siti industriali, nove come siti militari e 14 classificati in altro modo.

La superficie regionale contaminata riguarda circa 27mila ettari, su 17mila dei quali le procedure sono già state avviate.

Ogni sito è stato analizzato e catalogato in base alle sue caratteristiche e al tipo di inquinamento in atto, poi sono state definite le priorità di intervento.

Sono 21 i siti industriali ad alta priorità di intervento: spiccano Porto Torres, Assemini e Portoscuso. Quelli minerari sono 28, e si trovano tutti nel Sud Sardegna, eccezion fatta per quello di Gadoni. Ci sono anche due depositi di carburanti, quello Esso a Porto Torres e quello Q8 a Villasor. Nella lista degli interventi urgenti figurano anche le aree esterne allo stabilimento ex Seamag a Sant'Antioco, e ben tre siti a Portoscuso (le strade Waeltz, l'area lagunare Boi Cerbus e le zone esterne al polo industriale).

Mancano invece pochi giorni all'inizio delle operazioni di bonifica nell'ex Arsenale de La Maddalena, ha annunciato la stessa Spano. L'appalto è stato già aggiudicato, manca solo la firma del contratto che arriverà a giorni.

"Le bonifiche sono sempre state una priorità per la Giunta Pigliaru, sia per garantire la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente che per la riconversione del territorio ai fini del suo sviluppo economico e produttivo", ha dichiarato l'assessore Spano.

Scopo del Piano presentato oggi è "proseguire il percorso" e "definire le priorità, in modo da garantire il recupero delle situazioni a maggior rischio ambientale e per la salute pubblica". Le risorse? "Abbiamo certezza per metà del fabbisogno dell'Isola di oltre 150 milioni impegnati, e abbiamo avuto conferma dal ministero di nuovi stanziamenti per 38,5 milioni", ha spiegato Donatella Spano.

(Unioneonline/L)
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