Roberto Pais, primo morto di Covid del Nord Sardegna: definitiva l’assoluzione dei medici
Inammissibile il ricorso della Procura, secondo cui le guardie mediche non approfondirono il quadro clinico del 51enne di Ossi poi decedutoIl tribunale di Sassari, nel tondo Roberto Pais
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Inammissibile. Così la Corte di Cassazione si è espressa contro il ricorso della procura di Sassari che aveva impugnato l’assoluzione di due guardie mediche, Lucio Zirattu e Maria Caterina Cherchi, accusate di omicidio colposo per il decesso di Roberto Pais, il 51enne di Ossi, prima persona vittima del Covid nel nord-Sardegna nel marzo 2020.
L’assoluzione per i due dottori, difesi dagli avvocati Luca D’Alò e Nicola Satta, era già stata pronunciata nel novembre 2022 con la sentenza del gup Sergio De Luca “perché il fatto non sussiste”. Dispositivo ribadito nel marzo 2024 dalla Corte d’Appello e ora, con la sentenza della suprema Corte, divenuto definitivo.
La prima vittima del coronavirus nel sassarese aveva manifestato sin dall’8 marzo 2020 tosse, febbre e stanchezza, a cui poi si era aggiunta la dispnea. Secondo l’accusa le due guardie mediche non approfondirono il quadro clinico di Pais senza segnalare il suo caso né al 118 né all’unità di crisi locale. L’uomo, condotto infine all’ospedale Santissima Annunziata, morì il 22 marzo 2020 nel reparto di Rianimazione.