«La violenza di uno o di pochi non può cancellare una scuola. La stessa che rappresenta per noi una grande opportunità e per questo ci teniamo a tutelarla».

Ci pensano le studentesse e gli studenti dei plessi Tecnico Nautico e Professionali, dell’Istituto di istruzione superiore “Mario Paglietti” di Porto Torres, a difendere la scuola, finita al centro della cronaca locale e nazionale a seguito dell’aggressione ai danni di un professore da parte di un allievo di 17 anni.

«Siamo amareggiati dal comportamento avuto dal nostro compagno e siamo solidali nei confronti del professore vittima dell’accaduto, al quale mandiamo un saluto e un augurio di pronta guarigione - ci tengono a dire gli studenti – ma vogliamo far notare che il gesto di uno non rispecchia l’istituto intero».

Pronti a prendere le distanze dall’atto compiuto che «condanniamo apertamente». Ma c’è chi tiene un comportamento corretto e lo vuole difendere. Tra gli stessi ragazzi che frequentano quella scuola. «Ciascuno di noi, individualmente e in maniera corale, si adopererà per mostrare, nel rispetto della istituzione e del corpo docente, il valore e il riconoscimento a questo istituto che quotidianamente si impegna a formare la nostra coscienza morale e civile». E come dice il sindaco Massimo Mulas: «Questa città non è la Gomorra sarda, e pur essendo un fatto grave, il disagio sociale si combatte con i progetti e le iniziative che si stanno portando avanti». 

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