Chiesa sarda ancora disorientata e sgomenta dopo il terremoto culminato con le dimissioni da prefetto e da cardinale di don Angelo Becciu, coinvolto in una inchiesta della magistratura vaticana sull'utilizzo di fondi per spregiudicate operazioni immobiliari.

Dopo una giornata di imbarazzato silenzio i vescovi sardi hanno fatto giungere al cardinale la loro "vicinanza fraterna" in comunione con Papa Francesco, assicurando e condividendo con il fratello di Pattada la forza della preghiera.

"L'accoglienza dei deboli è un compito che spetta a uno Stato - ha detto durante lo speciale di Monitor don Ettore Cannavera, a proposito della gestione dei beni ecclesiastici - . Ecco perché la Chiesa rischia di impantanarsi in questo. Deve stimolare le coscienze dei laici, noi preti non dobbiamo gestire il danaro".

Nell'udienza di giovedì la rottura del rapporto fiduciario tra Becciu e Bergoglio si è consumata sull'utilizzo di 100mila euro dell'obolo di San Pietro destinati da Becciu alla Caritas diocesana di Ozieri.

"Io l'ho trovato in difficoltà a dirmi queste cose, soffriva", ha detto Becciu in conferenza stampa.

Intanto oggi primo appuntamento cancellato per l'ex Prefetto delle Cause dei Santi: a Napoli viene beatificata Maria Luigia Pascale del Santissimo Sacramento, al secolo Maria Velotti, la fondatrice delle Suore Francescane Adoratrici della Santa Croce. "In rappresentanza del Papa, c'è l'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe", riferisce Vatican News.

(Unioneonline/D)
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