Otto voti favorevoli della maggioranza contro otto contrari dell'opposizione e il punto sulla proposta di delibera di giunta per accogliere la richiesta di gestione dei servizi cimiteriali, non passa.

Il punto di caduta nel momento cruciale, quello della votazione, quando il consigliere di maggioranza non risponde al voto. La proposta di partenariato pubblico privato finalizzata all'affidamento in concessione della gestione trentennale del sistema cimiteriale, determinerà le tariffe da applicare sui loculi dei due cimiteri comunali di Balai e Ponti Pizzinnu.

La proposta presentata dall'Ati che ha come capofila la società Altair, è stata oggetto di discussione nella prima seduta del consiglio comunale riunitosi per la prima volta in videoconferenza sulla piattaforma digitale Concilium. La minoranza presente vota compatta su un servizio discusso più volte in commissione e in consiglio.

"I costi dei loculi sono troppo cari - sostiene la minoranza - ma noi dobbiamo garantire un servizio accessibile a tutti, per i prossimi 30 anni".

Dai banchi della maggioranza si richiede la necessità di portare avanti il punto "solo in questo modo sarà possibile apportare delle modifiche migliorative in sede di bando di gara".

A mostrare perplessità è il consigliere di maggioranza Carlo Marongiu che fa mancare il voto alla proposta di delibera di giunta rimasta ancora una volta ferma negli uffici comunali.

"Con questa delibera si chiede al consiglio di esprimersi sulla proposta della società mandataria Altair, - ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Cristina Biancu - la quale prevede la progettazione, la realizzazione e l'erogazione del servizio cimiteriale d Balai e Ponti Pizzinnu con risorse a carico dell'operatore privato che assumerà il ruolo di concessionario a seguito della gara pubblicata".

Il responsabile unico per la progettazione ha già costituito un gruppo di lavoro che ha analizzato la proposta. "Sono emersi alcuni aspetti da inserire nel bando - aggiunge l'assessore Biancu - fra questi la predisposizione di un fondo comunale per venire incontro alle famiglie a basso reddito e consentire una rateizzazione sulla concessione evitando la fideiussione, la parificazione delle tariffe tra i due cimiteri, e il pagamento per intero dei rinnovi delle concessioni così da ridurre i costi delle concessioni stesse".

A sollevare per primo il problema dei costi il consigliere Davide Tellini: "Chiedo quali siano i reali risparmi per i cittadini. Intanto accantonando una cifra che potesse consentire di agevolare quelle famiglie che non possono acquistare un loculo e che ad oggi, spesso, ricorrono alla cremazione del proprio estinto piuttosto che alla sua inumazione, spesso fatta contro la volontà del defunto proprio per ragioni economiche. Per questo - aggiunge il consigliere - chiedo di capire nel dettaglio quale sia il costo medio del loculo, ed anche se su quel fronte non abbiamo avuto alcuna risposta. Ho chiesto di rimandare la votazione per avere maggiori dettagli ma la linea politica e gestionale era intenzionata ad andare avanti a tutti i costi. Il Consiglio comunale, attraverso il buon senso dell'opposizione ha bocciato una proposta irricevibile".

IL PUC - Se prima sul Piano urbanistico comunale c’era l’incognita di un commissariamento ora si presenta anche il rischio di un danno erariale. E’ la lettera di Andrea Iannota indirizzata al Comune di Porto Torres a creare tensione nell’aula virtuale della seduta consiliare odierna, il primo consiglio comunale in videoconferenza con piattaforma digitale Concilium.

Nero su bianco, il legale Iannota, in attesa che si sblocchi l’iter del Puc, ha calcato la penna su una missiva inviata al dirigente dell’Area urbanistica, Marcello Garau, responsabile del procedimento dell’Ufficio del Piano urbanistico comunale “per sapere quali attività sono state poste in essere dalla data di istituzione dell’Ufficio del Piano, ovvero dal 5 febbraio ad oggi, e di conoscere il cronoprogramma degli adempimenti previsti per l’approvazione del Puc prevista entro il 13 giugno 2020”.

L’argomento è stato più volte sollevato dal consigliere Massimo Cossu. “C’è il rischio che il consiglio comunale venga messo in mora e che qualcuno presenti causa per danno erariale rivalendosi sui singoli consiglieri comunali - ha sottolineato Cossu - per questo io e altri consiglieri ci sganciamo da questa situazione nel caso in cui il consiglio venga chiamato in caus, essendo l’organi deputato ad approvare il Puc”.

Per la segretaria comunale Marina Piras “i consiglieri comunali possono essere chiamati a rispondere in una causa civile intentata a tale scopo.

Ma il consiglio comunale può essere chiamato solo se dolosamente non ha seguito i suoi obblighi procedimentali, anche se adesso che abbiamo avuto un ulteriore rinvio dalla Regione con la situazione che si è verificata saremo nei tempi”.

L’assessore all’Urbanistica Alessandro Derudas rassicura sulla prosecuzione dell’iter attraverso l’istituzione di un team che curerà tutti gli aspetti del Puc. “Il 28 febbraio con delibera urgente è stata data capienza finanziaria per continuare l’attività con un impegno economico di 40 mila euro, ha detto l’assessore - risorse che serviranno a compiere tutti gli atti, comprese le consulenze esterne. Devo però dire che l’emergenza ha tenuti impegnati gli uffici compreso il dirigente Garau, con un carico di lavoro molto elevato che non ha permesso di fare gli adempimenti necessari”.
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