Indagini in corso sulle discariche abusive di rifiuti speciali e pericolosi rivenute nei giorni scorsi nell’agro di Ponte Pizzinnu. La Polizia locale di Porto Torres al comando di Caterina Onida e la compagnia barracellare, guidata dal capitano Gavino Cuccu, con gli indizi a disposizione, sarebbero sulle tracce dei responsabili.

Nei giorni scorsi le divise verdi, durante il servizio di vigilanza del territorio, lungo le strade vicinali che conducono alle grotte, avevano scoperto cinque contenitori, tra fusti e bidoni di plastica, con all’interno circa 150 litri di olio esausto, abbandonati in un’area dove insistono divieti di gettito rifiuti. Una bomba ecologica con accanto una montagna di buste di plastica con residui di cibo, indumenti e materassi. Poco più avanti proseguendo verso il ponte, in direzione Bancali, un’altra discarica di carcasse di filtri di aria e split di condizionatori, pneumatici di bici e auto, con alcuni prezziari di plastica, utilizzati negli scaffali della merce esposta nei punti vendita. Elementi che, secondo una prima indagine, sarebbero riconducibili ad alcuni supermercati individuati nella zona del Sassarese. Un’operazione che ha richiesto l’intervento della squadra barracellare, in tutto 13 uomini, che si alternano nelle diverse attività previste. A tal proposito la compagnia intende rilanciare l’attività mediante l'arruolamento di nuovi componenti, volontari invitati dal capitano Cuccu a presentarsi presso la sede, adiacente alla Polizia locale, possibilmente muniti della licenza di porto d’arma per uso sportivo. 

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