Pioggia di fatturazioni con minaccia di slaccio inviate da Abbanoa stanno facendo infuriare centinaia di cittadini a Porto Torres. Fatture prescritte, scadute da pochi giorni, altre già pagate relative alla nuova o alle vecchie annualità, con solleciti di pagamenti richiesti dalla società che gestisce i servizi idrici in Sardegna.

Bollette "con botte" anche di 500 euro che hanno spinto alcuni utenti a rivolgersi al primo cittadino.

"Ho avuto diverse vostre segnalazioni e ho scritto alla società chiedendo dei chiarimenti - ha detto il sindaco Sean Wheeler - trovo anche io assurdo che dei documenti vengano inviati in modi che appaiono poco consoni e poco adatti. A tante persone, assenti da casa, è stato lasciato un banale foglietto compilato a penna e l'indicazione del ritiro in un esercizio pubblico cittadino. In molti casi il lasso di tempo utile per il ritiro era di una sola giornata lavorativa".

Alcuni amministratori condominiali denunciano che situazioni analoghe si stanno verificando in diversi appartamenti. "A noi anziani non possono chiedere di andare a controllare le vecchie fatture già pagate per evitare di pagarne altre, solo perché i signori di Abbanoa hanno deciso senza fare i dovuti controlli di inviare le fatture in maniera indiscriminata". Alcuni lamentano che "un tale disservizio non è concepibile anche perché i costi delle bollette pervenute rischiano di mettere in difficoltà alcune famiglie che hanno già effettuato il pagamento".

La presidente dell'associazione Civiltà è Progresso, Alba Rosa Galleri, ha sottolineato che: "Il comportamento di Abbanoa è già stato sanzionato dall'Autorità garante (Agcm) per circa tre milioni di euro non più di qualche mese fa, e viene reiterato forse perché quella mole di denaro che sta esigendo, spesso in maniera illegittima, è inserita come 'entrate' nel bilancio che si appresta a presentare a soci, sindaci sardi e Regione, il prossimo settembre".
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