Fusti e bidoni contenenti olio industriale esausto, un rifiuto speciale pericoloso che se sversato nell’ambiente potrebbe trasformarsi in un pericoloso inquinante.

Sono stati rinvenuti nell’agro di Ponti Pizzinnu, nella periferia di Porto Torres, dagli uomini della compagnia barracellare coordinati dal capitano Gavino Cuccu, impegnati nell’attività di vigilanza e tutela ambientale del territorio. Due enormi discariche, una vera bomba ecologica, veleni abbandonati in maniera indiscriminata lungo le stradine di campagna dove insistono divieti di scarico rifiuti.

Nell'agro anche una discarica abusiva di condizionatori, circa venti carcasse e decine di filtri di aria condizionata, plafoniere e lampade al neon, montagne di rifiuti scaricati tra la vegetazione ai bordi dei sentieri che conducono a Ponti Pizzinnu, uno dei luoghi più critici e oggetto di abbandono di materiale pericoloso.

Proseguendo più avanti altri cumuli di pneumatici di auto e bici, fusti e bidoni ben assestati contenenti olio esausto, noto per la sua difficoltà ad essere smaltito, in grado di provocare gravi danni all’ecosistema. Un’altra discarica è stata scoperta lungo la strada che conduce all’incrocio con Bancali: si ipotizza che si tratti della stessa persona o azienda, la quale si sarebbe disfatta del materiale commercializzato nel proprio punto vendita. Tra i rifiuti sono stati rinvenuti dei prezziari di plastica che si collocano negli scaffali della merce in vendita. Il capitano Cuccu ha provveduto ad informare la Polizia locale, l’assessore comunale all’Ambiente, Daniele Amato e il sindaco Massimo Mulas. 

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