Il sostituto non c’è e le decine di proteste giunte dai pazienti costringono il medico di base a rientrare in servizio. L’episodio si è verificato a Porto Torres dove un medico di medicina generale per motivi di salute ha chiuso il suo ambulatorio in via delle Vigne, scontrandosi con la difficoltà di trovare un collega a cui affidare i pazienti per concedersi un periodo di meritato recupero. Una decisione che ha suscitato allarme tra gli assistiti, in particolare tra coloro che trovandosi senza alcuna assistenza sanitaria avevano necessità urgente di medicinali venduti solo dietro prescrizione. Tempestato di telefonate il medico ha deciso, nonostante la condizione di salute non proprio ottimale, di rientrare al lavoro per evitare il rischio di interruzione di pubblico servizio.

I pazienti erano stati colti dal panico quando all’ingresso dello suo studio avevano trovato il cartello con scritto “Si avvisano i pazienti che il dottore per motivi di carattere personale non può garantire il servizio da martedì 24 agosto al 13 settembre 2021. Confidando nella vostra più totale comprensione e auspicando che venga nomitato al più presto un sostituto”. Così ha strappato l’avviso di sospensione del servizio rinnovando la richiesta di un sostituto alla Assl.

“Il 13 agosto avevo inviato la prima email all’Azienda socio sanitaria locale, - spiega il medico - ma non avendo ricevuto risposta ho inoltrato di seguito altre tre richieste, andate a vuoto anche queste. È carente il personale che tradizionalmente costituiva il bacino a cui i medici di famiglia negli anni passati attingevano per le sostituzioni”.

Nell’ultimo anno, infatti, sono stati arruolati nelle Usca o come vaccinatori negli hub vaccinali. Il medico che auspica venga nominato al più presto un collega che possa sostituirlo, comunque aveva garantito il servizio dal 16 al 23 agosto.

“Nonostante non mi sentissi bene – ha aggiunto - avevo assicurato per una settimana le visite domiciliari e le ricette ai pazienti con malattie croniche”. 

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