Opere portuali già appaltate, con alcune portate a compimento per un totale di circa 49 milioni di euro, ulteriori interventi infrastrutturali in fase di progettazione o già finanziati per circa 146 milioni di euro. Con l’inaugurazione del Centro servizi per il porto, il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Massimo Deiana, ha illustrato i lavori realizzati dall’Ente nello scalo marittimo di Porto Torres, con sopralluoghi nelle principali aree portuali interessate dagli interventi.

Il taglio del nastro della nuova struttura, ieri mattina, alla presenza delle autorità istituzionali e militari, e la partecipazione di colleghi e famigliari di Monica Cozzi, funzionaria della Direzione demanio nord dell’AdSP, prematuramente scomparsa lo scorso anno, a cui è stata intitolata la sala conferenze da circa 170 posti. Da ex mercato ittico a Centro servizi, l’edificio composto da due piani, è stato sottoposto ad un radicale restyling interno ed esterno, affidato alla società Sirimed, consorziata del gruppo bolognese Acreide, per un importo di 2 milioni e 752 mila euro. Ben due anni e mezzo di lavori per una rivisitazione del fabbricato, rifinito con particolari accorgimenti architettonici. Il Centro servizi è stato, inoltre, suddiviso in quattro aree: una destinata alla nuova e più adeguata sede degli uffici dell’Autorità di Sistema Portuale; una per il centro servizi da adibire ad uffici del cluster portuale; uno spazio, nel lato nord, che potrà essere destinato a mercato ittico, con la previsione di una grande sala centrale, area servizi per celle frigorifere, una cucina, depositi, uffici, servizi igienici e locali tecnici, oltre alla capiente sala conferenze.

«Il Centro servizi per il porto, nuova casa e punto di riferimento della comunità portuale portotorrese, rappresenta il simbolo della graduale rivoluzione innescata dall’Ente nello scalo del nord ovest – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Il porto, è sotto gli occhi di tutti, sta vivendo una stagione di particolare fermento e dinamismo, con numerosi interventi completati, cantieri aperti e opere infrastrutturali che, a breve, potranno andare in appalto e proiettare lo scalo verso una definitiva dimensione moderna e competitiva». L’intervento più “pesante” riguarda il prolungamento dell’Antemurale di ponente (36 milioni circa). Il cantiere è situato nella banchina Alti fondali dove sono stoccate le tane dei pesci per il ripopolamento realizzate in 3D, oltre ai dissuasori antistrascico che verranno immersi nel mare del Parco dell’Asinara, secondo quanto previsto dalle 22 gravose prescrizioni del Decreto Via. «Fra queste lo spostamento della Madonnina e del Fortino, senza trascurare il trapianto della posidonia, tutti elementi che hanno fatto slittare i lavori, con conseguente aumento dei costi dell’opera dell’Antemurale», sottolinea Deiana. Prossimo step la resecazione della banchina Alti fondali, con il taglio della lunghezza di circa cento metri in diagonale, per proseguire con il dragaggio nel bacino del porto civico, per il quale sono stati stanziati 7 milioni di euro.

È attualmente in fase di progettazione un nuovo Centro Servizi nel molo Alti fondali, per circa 3 milioni e 900 mila euro, che ospiterà un piccolo terminal passeggeri. Tra le opere entrate in funzione lo Scalo di alaggio e varo, per il quale sono in corso le ultime rifiniture. L’infrastruttura,composta da un bacino di 40 metri di lunghezza e 14 di larghezza, dotata di travel lift da 700 tonnellate (collaudato nel mese di ottobre 2024),è stata finanziata con 3 milioni e 100 mila euro di fondi comunitari Fsc 2014 – 2020 su un importo complessivo di circa 5 milioni e 600 mila. L’infrastruttura andrà a soddisfare le esigenze del comparto della cantieristica nautica del nord ovest isolano. Ulteriori sopralluoghi sono stati effettuati nei nuovi Check point di security, strutture modulari che, oltre alla mera funzione principale di controllo dei passeggeri in partenza, garantiscono spazi per l’attesa, servizi igienici e comfort soprattutto nelle giornate di picco massimo dei traffici. In fase di progettazione il secondo lotto della Darsena servizi (24,653 milioni) che, una volta realizzati i lavori, concorrerà al più ampio processo di configurazione di un nuovo layout del porto civico con nuovi ormeggi per le imbarcazioni dedicate all’attività peschereccia e per quelle adibite ai servizi tecnico nautici. «La banchina Alti fondali insieme alla Darsena nel suo lato esterno, una volta completato, diventerà approdo privilegiato per navi da crociere con i suoi 300 metri di lunghezza», ha sottolineato Deiana che ha descritto lo scalo potenzialmente in grado di disporre in futuro di oltre dieci approdi, distinguendo tra porto industriale destinato alle sole merci, e il porto commerciale individuato come unico scalo passeggeri.

Tra le importanti opere la Piastra logistica del nord ovest della Sardegna (86 milioni), interventi che, con la realizzazione di una vasca di colmata nel tratto di bacino portuale tra la radice della diga di sopraflutto ed il pontile secchi Eni, prevedono la creazione di nuovi banchinamenti e spazi per il comparto merci e per nuove iniziative produttive. In tema green, infine, il Millepiedi, impianto idraulico per la cattura dell'energia dal mar, finanziato con 3 milioni e 800 mila euro di fondi Pnrr che verrà realizzato nella diga di sopraflutto del porto industriale. Incerto il destino del Terminal Crociere, l'incompiuta più datata. 

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