In seduta congiunta le commissioni Ambiente e Bilancio del Comune di Porto Torres hanno approvato il Piano Economico Finanziario (Pef) del servizio di gestione dei rifiuti urbani per il periodo 2022 - 2025, e le tariffe Tari per il 2023. Per legge l'intero costo del servizio di igiene urbana va coperto dalla Tassa sui rifiuti urbani, cioè direttamente dagli utenti. Nell’anno in corso i costi da coprire con le tariffe della tassa sui rifiuti urbani ammontano complessivamente a 4.497.825 mila euro.

Si tratta di una cifra più alta rispetto allo scorso anno (4.139.303 euro): l'aumento è dovuto alla previsione dell'entrata in vigore del nuovo appalto di gestione del servizio di igiene urbana, che ha una portata più ampia.

Nonostante la variazione che avrebbe provocare un aumento medio dell'8 per cento per le utenze domestiche e non, nel 2023 le tariffe rimarranno comunque invariate per due fattori. Il primo è dovuto all'aumento della base imponibile della Tari (cioè dei soggetti tenuti al pagamento della tariffa) ottenuta grazie al lavoro fatto dalla struttura negli ultimi anni di accertamento dei soggetti non censiti.

Il numero degli avvisi di accertamento Tari per omesse dichiarazioni emessi negli ultimi anni sono i seguenti: 137 nel 2019, 333 nel 2020, 240 nel 2021 e 183 nel 2022. Inoltre nel 2022 sono state registrate maggiori entrate per 200mila euro, ottenute proprio grazie all’attività di accertamento.

La cifra contribuisce a finanziare il Pef per il 2023.«Lo scorso anno, anche a fronte di alcuni inevitabili adeguamenti tariffari dovuti a provvedimenti nazionali, avevamo detto che avremmo intensificato il censimento dei soggetti non registrati», ha detto l’assessore al Bilancio, Alessandro Carta, «oggi vediamo i benefici di questo lavoro: quest'anno, a fronte di un Pef più ampio, le tariffe rimarranno invariate. Questa è la dimostrazione, più volte richiamata, che se ogni utente pagasse la Tari, la tariffa sarebbe più bassa per tutti: è quindi fondamentale la collaborazione di tutta la cittadinanza affinché si possa individuare i non pochi che, privi di senso civico, utilizzano senza pagare il servizio di raccolta rifiuti, magari usando i cestini di cortesia come cassonetti».

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