Aveva trasformato il suo locale in discoteca, con centinaia di ragazze e ragazzi, ammassati, senza mascherina, che ballavano senza alcun rispetto delle norme anti-Covid. E anche dei gestori delle discoteche “regolari”, che non sono state riaperte proprio per evitare la diffusione del contagio.

È quanto ha accertato la Polizia locale di Sassari durante due blitz compiuti nel fine settimana in un bar sul litorale del sassarese.

Il gestore, che già tre settimane fa era stato sanzionato dagli agenti con le stesse motivazioni, alle 2 di notte ha sgomberato tavoli e divanetti trasformando il bar in una discoteca. Da quell’ora si sono concentrati nel locale circa duecento tra ragazzini e ragazzine con tanto di luci e musica mixata dal dj.

Gli agenti al loro arrivo, poco prima delle 3, hanno contestato al gestore la mancanza di agibilità del locale per esercitare come discoteca, la diffusione di musica oltre il limite temporale sancito dall’ordinanza sindacale per preservare il riposo dei residenti, l’inottemperanza alle prescrizioni di cui al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, l’organizzazione di trattenimenti danzanti.

Contestate quindi le violazioni delle prescrizioni imposte allo scopo di contenere la diffusione del coronavirus, l’aver favorito assembramenti e consentito che i clienti del locale non indossassero la mascherina.

Non contento, la notte tra sabato e domenica il titolare del locale ha trasformato di nuovo il bar in discoteca. Questa mattina gli atti saranno trasmessi alla Procura della Repubblica del Tribunale di Sassari. Lo Sportello Unico delle attività produttive del Comune di Sassari ha già predisposto la sospensione dell’attività.

(Unioneonline/D)

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