Rabbia e proteste a Ozieri per caro biglietti varato dalla giunta regionale. A fare le spese sono i tanti pendolari della linea Arst Ozieri-Sassari, che dal 1 settembre hanno dovuto fare i conti con una maggiorazione dei prezzi, l'abolizione del biglietto andata/ritorno e la scomparsa delle riduzioni legate al reddito.

Con il nuovo tariffario infatti, un viaggio Ozieri-Sassari e ritorno costerà 8.60 euro, ovvero la somma di due biglietti di corsa semplice (passati da 3.50 a 4.30), rispetto ai 6.50 euro del precedente biglietto a/r, mentre per gli abbonamenti per studenti (101 euro per il mensile e 972 per quello annuale) non sono previste riduzioni legate all'Isee, con dunque un aumento del prezzo per le fasce sociali più deboli e una riduzione invece del costo per quelle più abbienti.

La questione è stata affrontata dall'amministrazione comunale su richiesta della consigliera Maria Antonietta Canu durante il Consiglio comunale di giovedì, dove è stato espresso all'unanimità il disappunto del Consiglio rispetto ai contenuti della recente deliberazione sui trasporti e verrà richiesto alla Regione di compiere un passo indietro, con il ritorno alle precedenti tariffe, l'eliminazione della maggiorazione per il biglietto a bordo, la reintroduzione del biglietto a/r e dell'Isee per determinare il costo degli abbonamenti di studenti e anziani.

Passo indietro richiesto anche dal coordinamento ozierese del Partito dei Sardi, nelle figure di Davide Giordano e dell'Assessore Gigi Sarobba, che attraverso un comunicato ha espresso le proprie perplessità sull'aumento del Sistema tariffario regionale, definito ingiusto e vergognoso.

"É veramente inammissibile - recita il comunicato- che in una Regione dove gli spostamenti sono fondamentali per l'accesso all'istruzione e ai saperi aumentino i prezzi per gli studenti pendolari, attaccando il diritto allo studio e al lavoro, senza dare un servizio, poiché i servizi dell'Arst sono scadenti, pullman vecchi e pericolosi, come è successo il 30 giugno dove un autobus ha preso fuoco ad Ozieri".
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