"Uno sparo dall'alto verso verso il basso", che ha colpito Alberto Melone "mentre era seduto".

Un proiettile calibro 22 che lo ha centrato tra petto e gola, senza lasciargli scampo.

Sono queste le prime indiscrezioni sull'esito degli esami sul corpo del giovane, 18 anni appena, rimasto vittima di un tragico e "stupido gioco", come lo ha definito il suo migliore amico, Lukas Saba, arrestato venerdì notte dopo aver premuto il grilletto nel corso di una serata in casa, in piazza Teatro ad Alghero.

Saba, che è stato sottoposto ai primi interrogatori dai magistrati, si trova ora rinchiuso nel carcere di Bancali e dovrà rispondere dell'accusa di omicidio.

Sua madre, intanto, ha fatto visita ai parenti di Melone, distrutti dal dolore, per chiedere scusa a nome del figlio, prima dei funerali.

L'ultimo saluto ad Alberto verrà dato giovedì nella chiesa di Santa Maria.

(Unioneonline/l.f.)
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