Lezioni divertenti, laboratori che hanno incuriosito i ragazzi, iniziative pratiche. Un messaggio forte: anche le piccole azioni possono portare a grandi cambiamenti. Sono stati oltre 2000 gli studenti sardi andati a lezione di ambiente con il progetto "Effetto farfalla", promosso dalla Regione Sardegna - assessorato Ambiente, coordinato dal Parco di Porto Conte.

Il progetto è durato sei mesi, da giugno a dicembre. Mariano Mariani, direttore del Parco di Porto Conte e dell'Area Marina Protetta di Capo Caccia, spiega: "Diverse iniziative sono state realizzate sul campo con una fase finale riservata al mondo della scuola. È stata una occasione importante per affrontare con gli studenti alcuni temi centrali sulla tutela del nostro pianeta: cause ed effetti dei cambiamenti climatici, perdita di biodiversità del pianeta, inquinamento dell'ambiente marino costiero, impatto delle macro e delle micro plastiche, funzionamento della catena alimentare e consumi consapevoli indispensabili per la tutela della nostra salute".

Il Progetto ha visto impegnati cinquanta educatori ambientali provenienti dai CEAS della Sardegna (Centri di Educazione all'Ambiente e alla Sostenibilità). Gli studenti hanno frequentato laboratori formativi, partecipato ad escursioni didattiche sul campo e svolto attività di osservazione, raccolta ed elaborazione dati. L'azione a favore delle scuole è stata l'ultima prevista dal progetto Effetto farfalla che durante i mesi estivi ha coinvolto anche migliaia di residenti e turisti.

I cinquanta educatori ambientali dei CEAS della Sardegna hanno fatto "lezione" in spiaggia, spesso con attività ludiche e coinvolgenti, per sensibilizzare le persone contro il furto della sabbia e l'abbandono dei rifiuti. Sono state poi decine le iniziative di educazione ambientale organizzate con esperti di diverse discipline scientifiche indirizzate a far conoscere la complessità e la fragilità dell'ecosistema marino e la responsabilità dell'uomo nella sua salvaguardia.
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