Le immagini del sistema di videosorveglianza installate nella chiesa hanno immortalato il suo volto e i movimenti, nella notte fra sabato 23 e domenica 24 agosto nella chiesa del Cristo Risorto, a Porto Torres, quando è stato consumato il furto sacrilego.

Il presunto ladro è stato individuato e denunciato alla Procura di Sassari dai carabinieri della compagnia di Porto Torres per aver trafugato il tabernacolo con le pisside, oggetto sacro contenente le ostie consacrate.

Le immagini delle telecamere mostrano i movimenti di una persona che si muove con difficoltà, lasciando tracce di sangue ovunque. L’uomo si era ferito mentre spaccava i vetri di una finestrella per introdursi nella sagrestia e impadronirsi degli oggetti liturgici. Non avrebbe agito da solo.

Il giovane, autore materiale del furto, è stato aiutato da alcuni complici che lo attendevano all’esterno per portare via il tabernacolo.

Grazie alle indagini mirate dei carabinieri sono state recuperate le pisside, ma il tabernacolo non è stato restituito. «Questo mi dispiace – ha detto il parroco don Murgia - per questo ho lanciato un appello affinché venisse riconsegnato alla chiesa, in cambio di questo gesto sono pronto a ritirare la denuncia. Sono consapevole che dietro queste persone ci sono famiglie con difficoltà».

Il sacerdote era stato informato del furto dai parrocchiani autorizzati ad aprire al chiesa, la mattina di domenica intorno alle 8, non appena si era recato sul posto. Immediatamente aveva allarmato i carabinieri a cui sono erano state consegnate le immagini delle telecamere. «Impianto che si è rivelato utilissimo per individuare i colpevoli – ha sottolineato il parroco - un importante deterrente per prevenire ulteriori furti ed allontanare eventuali malintenzionati».

La comunità di fedeli è rimasta scossa per quanto accaduto, facendosi avanti e mostrando tutta la sua generosità per riacquistare il tabernacolo e contribuire alla riparazione delle finestra. 

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