Le abbondanti piogge cadute fra il 16 ed il 17 aprile nella Nurra hanno permesso ad Enas di riattivare il pompaggio che permette di convogliare le acque dalle traverse di Padria all’invaso del Temo. Allo stato attuale le operazioni hanno consentito di trasferire oltre 200.000 mc al giorno di risorsa idrica. L’impianto, costituito da tre gruppi da 1 mc/s (metro cubo al secondo) e tre da 500 l/s (litro al secondo), attualmente funziona con 2 pompe grandi e una piccola, per una portata di 2,5 mc/s derivati verso l’invaso.

Su richiesta dell’assessorato dei Lavori pubblici, Enas sta operando per mettere in funzionamento per la prima volta in assoluto, tutti i gruppi contemporaneamente, con alcuni adeguamenti impiantistici e la manutenzione di emergenza di una girante, rivelatasi fuori uso all’accensione per arrivare a derivare tutti i 2.5 mc/s, anche in previsione dei nuovi eventi di pioggia, attesi tra domenica e lunedì. Oggi, venerdì 18 aprile si potrà verificare la resa delle operazioni.

Per il Consorzio di bonifica della Nurra, ancora non è sufficiente. Le piogge di questi giorni hanno portato 440mila metri cubi di acqua nei bacini del Tempo, Cuga e Bidighinzu, una quantità ancora scarsa che costringe il presidente di Anbi Sardegna, Gavino Zirattu, ad attuare un piano di restrizioni, sacrificando alcune colture.

Lo ha annunciato ieri durante l'incontro con gli agricoltori convocati a Porta Terra, nella borgata di Alghero, per comunicare le decisioni che verranno assunte in merito alla campagna irrigua, in cui si prediligeranno alcune colture, come gli uliveti e i vigneti, mentre non saranno irrigabili altre coltivazioni come quelle delle angurie e dei meloni.  

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