È stata respinta dal presidente del Tribunale per i minorenni di Sassari la richiesta del capo della Procura dei Minori diretta a far decadere dalla responsabilità genitoriale la madre e il padre della bimba di 5 mesi che alla periferia di Sassari ha rischiato di morire soffocata da una busta di plastica.

L’udienza di verifica, si apprende, è stata fissata per ottobre.

Intanto migliorano le condizioni della piccola, che vive al campo nomadi di Piandanna, ancora ricoverata all’ospedale Gaslini di Genova. È uscita dal coma e i medici l’hanno operata per applicarle un sondino gastrico per l’alimentazione diretta. Restano da valutare gli eventuali danni cerebrali subiti.

Questa mattina in udienza, assistiti dagli avvocati Maria Paola Cabitza e Giuseppe Onorato, i genitori hanno raccontato al giudice la loro versione dei fatti. Tutto è successo in pochi istanti: erano appena rientrati al campo nomadi e avevano messo la figlioletta a dormire nel centro del lettone matrimoniale. Il padre era andato a controllare l'auto, la mamma era uscita dalla stanza per cambiare il pannolino a un altro figlio, mentre gli altri due fratellini più grandi erano dalla nonna.

Tornata dopo pochi minuti, la mamma ha trovato la bambina con una busta di plastica, di quelle che si usano per la spesa, sul viso. Non respirava ed era priva di sensi. Caricata in macchina, l’hanno portata al Pronto soccorso del Santissima Annunziata dove i medici l’hanno rianimata e disposto poi il trasferimento a Genova con un elicottero messo a disposizione dalla Protezione civile.

"Sia la pediatra sia i Servizi sociali hanno descritto una situazione familiare amorevole e affettuosa, con i minori accuditi nella maniera migliore dai genitori – ha spiegato l'avvocato Onorato - I genitori della bambina non hanno ricevuto a oggi nessuna notifica relativa a una indagine penale della Procura di Sassari nei loro confronti, né sono stati mai sentiti da ufficiali di polizia giudiziaria in merito all'incidente".

INCHIESTA – È stata confermata in serata l’apertura di un’inchiesta della Procura sulla vicenda. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nas di Sassari, con titolare il sostituto procuratore Paolo Piras. Le ipotesi di reato sono al momento lesioni personali e abbandono di persona incapace.

(Unioneonline/s.s.)

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