Ricorso al Tribunale di Appello contro la sentenza di assoluzione degli ex quattro dirigenti Syndial. Il Comune di Porto Torres, insieme alla Procura di Sassari, e alle altre parti civili nel processo che ha visto imputati quattro ex manager della partecipata Eni, ha avviato la procedura di impugnazione della decisione pronunciata, il 13 settembre scorso, dal collegio dei giudici del Tribunale di Sassari, presieduto da Mauro Pusceddu, a latere Giulia Tronci e Paolo Bulla.

I quattro imputati furono assolti con formula piena “perché il reato non sussiste”, in quanto nessun danno sarebbe stato provocato dagli ex dirigenti accusati di disastro ambientale per l'inquinamento causato dalla discarica abusiva di "Minciaredda”, realizzata nel 1960 nella zona industriale di Porto Torres. Secondo le motivazioni della sentenza il danno ambientale, seppure riconosciuto, sarebbe anteriore all’intervento di bonifica attuato dalla società, quindi il reato risulterebbe prescritto perché verificatosi dieci anni prima che i dirigenti assumessero le loro funzioni all’interno dell’azienda. Il Comune di Porto Torres ha affidato l’incarico all’avvocato, Fabrizio Bionda, per avviare la procedura di impugnazione.

«La sentenza di proscioglimento appare erronea» si legge nel provvedimento dell’Ente «in quanto lascia impunita una grave fattispecie di disastro ambientale senza tener conto di diversi elementi fattuali e di diritto pur introdotti e dedotti nel primo grado di giudizio che avrebbero dovuto comportare il riconoscimento della responsabilità degli imputati e del responsabile civile». A presentare anche la Regione Sardegna, l'Ente parco nazionale dell’Asinara, il Ministero della Transizione ecologica e il Wwf. 

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